Transformers 2: gli incidenti di Shia LaBeuf

Cosa è successo alla tua mano dalla prima operazione a oggi?
Mi hanno messo delle viti e delle placche. Hanno messo una vite nella mano. Poi hanno tolto un pezzo di osso dal mio fianco e l'hanno usato per rifare un osso del dito.

Ma avevi la mano fuori dal finestrino quando è avvenuto l'incidente?
Sì.

E ora come sta la mano?
Sono alla terza operazione, la farò tra un paio di settimane (in questi giorni, ndt). Il mio dito medio è ancora contorto, quindi devono raddrizzarlo e metterci una vite.

Quanto ci vorrà perché tu ti riprenda da questa operazione?
Immagino un paio di mesi.

E fino a che punto potrai riutilizzare la tua mano sinistra?
Probabilmente all'80%. Potrò chiudere il pugno. C'è una nocca che non riuscirò più a muovere, ma credo sia l'unico danno permanente oltre alla cicatrice.

Cosa ricordi della prima operazione?
La prima voce che ho sentito fuori dalla sala operatoria era quella di Harrison Ford. Mi chiamò al telefono e mi disse "Hey, tutto ok?" e io risposi: "Sì, tutto bene." Mi disse: "Bene, devi tornare al lavoro." E io risposi: "Sei serio?" e lui: "E' così che funziona." Così sono tornato al lavoro. Lo show non si ferma per nessuno.

Hai mai considerato di rimandare il tuo ritorno sul set?
Quando tornai a casa mi sentii molto colpevole. Io mi ritengo molto professionale, e per la prima volta non ero stato in grado di andare sul set, il che è imbarazzante quando poi devi guardare in faccia la troupe. Al che devi prendere coraggio e andare avanti. Non c'è altro da fare. La cosa che mi ha distrutto è sapere che 65 persone della troupe – quasi una famiglia per me – mi aspettavano. Erano fermi e non facevano nulla, aspettavano tutti a causa della mia situazione. Se la gente mi vede come un demente ubriacone, non mi interessa. Ma so che la mia famiglia mi vede in modo diverso, e che la troupe mi rispetta immensamente.

Quanto è stato debilitante non poter usare la mano sinistra in tutti questi mesi?
E' dura fare qualsiasi cosa. Dall'abbottonarsi i pantaloni al lavarsi i denti, per non parlare di saltare da un edificio di tre piani. Questo film è stata la cosa più fisica che abbia mai fatto, e ho dovuto girarlo con una mano rotta. Dovevo correre, essere colpito, e cadere, in mezzo ad esplosioni tutto il giorno. A parte la mia mano, mi sono preso altri 25 punti girando il film, in varie parti del mio corpo.

A ottobre si disse che eri stato colpito da un oggetto appena sopra un occhio e che dovevano metterti dei punti.
In pratica mi ficcai un oggetto tagliente proprio sulla palpebra.

Michael Bay dice che si trattava di un oggetto di scena che ti "stava prendendo", ma non è entrato nel dettaglio perché si tratta di una informazione sulla trama. Dice anche che è caduto in ginocchio quando ha sentito qualcuno gridare dal set "C'è del sangue".
Mi medicarono in un ospedale militare. Il dottore mi guarda, tiene il pollice e l'indice a qualche centimetro l'uno dall'altro. Io esclamo: "Ma cos'è?" e lui risponde: "La cecità". E' stata la cosa più folle alla quale io abbia mai partecipato.