C’era molta attesa per la presentazione al Festival di Cannes di Vortex: il nuovo film del controverso regista franco-argentino Gaspar Noé, con protagonisti Dario Argento e Françoise Lebrun nei panni di una anziana coppia che vive a Parigi e proposto interamente in split screen, sembra aver convinto la critica, che lo ha da subito indicato come meno intenso e scandaloso di film come Irreversible o Love. Ispirato in parte dall’esperienza dell’emorragia cerebrale che lo ha quasi ucciso, Noé sembra aver girato una sorta di variazione di Amour di Michael Haneke, e ha spiegato di aver voluto realizzare un film per tutti:

Sebbene sia il mio primo lungometraggio per tutti, mi dicono che – a causa della situazione molto comune che descrive, che è o sarà molto famigliare alla maggior parte delle persone – è anche il più duro. Ho già fatto film spaventosi, eccitanti o comici. Questa volta volevo fare un film che facesse piangere il più forte possibile, nella vita così come al cinema. Le lacrime hanno un effetto sedativo quando vengono in contatto con le membrane delle palpebre, il che le rende una delle sostanze più piacevoli che esistano.

Indiewire ha descritto il film come “il più sensibile e accessibile film di un regista i cui lavori raramente vengono definiti così,” mentre il Guardian gli ha dato ben cinque stelle affermando che si tratta di “un film stupefacente”.

Qui sotto potete vedere una clip tratta da Vortex, più tardi vi proporremo la nostra recensione.

 

 

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