Fonte: Firstshowing.net

Presentato ieri al WonderCon di San Francisco WALL•E, il nuovo film della Pixar: una presentazione che ha lasciato di stucco i presenti, sia per quanto detto dal regista che per quanto mostrato: alcune scene dal film veramente interessanti.

L'idea sulla quale si basa il film, ha spiegato il regista Andrew Stanton (Finding Nemo), è semplice: cosa succederebbe se il genere umano lasciasse il Pianeta dimenticandosi di spegnere l'ultimo robot? Dopo centinaia di anni, WALL•E è l'ultimo rimasto di un gran numero di robot mandati sulla Terra a ripulirla dalla spazzatura. E' solo, non ha amici e lavora tutto il giorno, finché non arriva Eve: una robottina moderna realizzata dalla stessa compagnia che ha creato WALL•E, la Buy-N-Large Corporation, per controllare com'è messo il Pianeta. Il film non è solo fantascienza, né azione, ma… una storia d'amore!

Le clip mostrate sono state quattro. La prima era dedicata alla tipica giornata di lavoro di WALL•E, molte delle inquadrature erano quelle del primo trailer, dove il robottino prende i rottami e li trasforma in cubi di metallo fino a riempire un intero campo da calcio, oppure colleziona oggetti degli umani raccogliendoli e mettendoli dentro la sua cassetta per il pranzo.

La seconda clip vede WALL•E mostrare a Eve gli oggetti che ha collezionato: un cubo di rubik, una lampadina… Poi inserisce una videocassetta in una televisione e insieme vedono una scena di Hello, Dolly! e cerca di insegnare alla robottina come ballare.

Nella terza clip WALL•E si aggrappa all'astronave che porta via Eve perché non vuole perdere la sua unica amica. Si aggrappa al lato dell'astronave e vola nello spazio assieme ad essa, passando vicino al sole e agli anelli di Saturno, fino a una enorme nebulosa oscura. La scena ricorda certa poesia alla 2001: Odissea nello Spazio.

Nell'ultima scena WALL•E è sull'astronave da un po' e Eve sta letteralmente impazzendo, e cerca di rispedirlo sulla Terra. WALL•E non vuole tornare, ma un altro robot lo infila dentro una astonavicella imbrogliandolo: mette nell'astronave uno stivale con dentro una pianta e robottino non resiste e va a vedere di cosa si tratta… L'astronave si sta per autodistruggere, e solo per un pelo WALL•E se la cava.

Il regista Andrew Stanton ha parlato delle sue ispirazioni per questo film: ha detto di sentire una grande mancanza di film dell'era d'oro della fantascienza, film come Blade Runner. Stanton vuole combinare il feeling di film come quello con il suo amore per l'animazione, con effetti tipici delle riprese in 70 mm (come certi lense flare).

Alla domanda se si è ispirato a E.T. o a Corto Circuito per il concept di WALL•E, Stanton ha rivelato di avere avuto il binocolo come sua ispirazione principale. Giocava con il binocolo durante le partite di Baseball, e già da allora capì che non servono nè naso né bocca per dare personalità a un oggetto: bastano due occhioni. il resto del design del robot è arrivato dalla logica: serviva progettare un compattatore di spazzatura che potesse muoversi, nascondersi come una tartaruga e avere le ruote come un carro armato. "Volevo vederlo come una macchina per prima cosa, e poi come personaggio".

Diretto da Andrew Stanton (Alla Ricerca di Nemo), WALL•E (si pronuncia "uolli") esce il 27 giugno 2008

Informazioni sul cast, curiosità, tutti i trailer, i video e i poster nella nostra scheda. 

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