Fonte: superherohype.com

Ecco una traduzione delle parti salienti dell'ultimo reportage di superherohype.

Dopo l'intervista a Kelsey Grammer, siamo andati a vedere alcuni set completi. Passando ancora attraverso le roulotte abbiamo visto una sezione del Golden Gate Bridge alta 60 metri. Sono stati ricostruiti entrambi i lati del famoso ponte. Un po' di neve ricopriva le auto parcheggiate lì sopra. Attorno al ponte c'erano enormi tende in green screen. Davvero notevole.

Passando oltre abbiamo visto una città bombardata e distrutta dalla guerra. Ci hanno detto che si trattava del set per la Danger Room. Questa stanza ricrea l'ambiente di una città distrutta in cui i nostri eroi possono combattere. Una delle nostre guide ci ha detto che lì alcune notti prima sono state lanciate molte palle di fuoco, e che Halle Berry ha volato sul set quando un'auto è stata lanciata in aria. Sembra un background davvero perfetto per una scena d'azione. In questa scena compaiono tutti gli X-Men (tranne Ciclope).

Tornati al set principale, abbiamo visto davanti a noi Alcatraz. Una grossa porzione di Alcatraz è infatti stata ricreata a Vancouver. Attorno al set, un grosso muro con i riflettori. C'era della nebbia che veniva prodotta da grandi ventole intorno al muro. Sul lato più lontano c'era una porzione distrutta del Golden Gate Bridge. Grossi pezzi di strada, ringhiere e automobili, ovviamente reindirizzate da Magneto verso l'isola della prigione. Davvero fantastico.

La nostra guida ci ha raccontato qualcosa del set: "Questo era un territorio del tutto vuoto prima. Ogni cosa è stata costruita. Qui vedete una parte dell'edificio di Alcatraz che è stato utilizzato poi come set delle Industrie Wortington, dove viene sviluppata la cura. Tutte le forze opposte convergono in questo posto, e c'è una battaglia enorme".

Siamo poi arrivati nel posto dove si svolgevano le riprese. Siamo stati gli unici visitatori della stampa che hanno potuto assistere alle riprese, è stato un onore per noi. Abbiamo quindi osservato lo svolgersi le riprese cercando di non interferire.

A pochi metri di distanza da noi c'erano Ian McKellen e Hugh Jackman che si stavano preparando. Entrambi erano in costume. Si trovavano al di sotto di un grande tendone sostenuto da una gru, che impediva alla neve di fermarsi nell'area delle riprese. I due attori stavano discutendo appassionatamente dei loro personaggi. Dopo pochi minuti è arrivato Brett Ratner che ha incominciato a parlargli della storia. Ho iniziato a realizzare come questa storia sia davvero uno sforzo di gruppo con input da tutte le persone coinvolte.

Era quindi ora di filmare la scena. Jackman si è steso a terra e ha iniziato a fare flessioni per apparire senza fiato. Gli attori sono stati illuminati con luci potenti. Wolverine si trovava a terra davanti a Magneto. E' quindi partito il ciak. Wolverine, che giaceva con la faccia a terra, si è ribaltato sulla schiena. Magneto quindi ha detto: "Ti avevo avvertito." Ha quindi mosso la mano e Wolverine si è rotolato sulla ghiaia con le mani artigliate trattenute ai lati. Wolverine ha quindi iniziato a urlare per il dolore inarcando la schiena. "Aaaaarrrgggh!! Jean!!!!", ha urlato. Quindi Magneto ha detto, "Non impari mai, vero?" e Wolverine ha replicato, "Veramente sì". Magneto quindi ha chiuso il pugno e Wolverine ancora urlava e inarcava la schiena in agonia. "Aaaaaaaaaarrgghh!!!" Poi qualcuno sul set ha gridato "Bestia!" e la scena è finita. Quindi hanno urlato "Taglia!" e tutto si è fermato.

Una donna si è quindi avvicinata a Jackman con un asciugamano per pulirgli un po' di fango di dosso. Jackman ha quindi riiniziato a parlare della scena con McKellen; Ratner li ha raggiunti consigliando a Jackman di muovere di più gli artigli mentre è a terra per far capire meglio che Magneto lo sta torturando. Si è avvicinato quindi un ragazzo per occuparsi degli artigli di adamantio di Wolverine. Ratner ci ha spiegato che hanno un ragazzo che si occupa solo della cura degli artigli. Ne esistono diverse versioni, di metallo o di plastica.
Si sono quindi preparati per girare nuovamente la scena.

Ratner ci ha anche parlato dell'enorme set per il Golden Gate Bridge: "Ero davvero impressionato perchè è concreto, è vero metallo, e lo hanno letteralmente progettato, disegnato e costruito fra queste due impalcature. Sono stati disegnati anche i dettagli. Guardate il set! Non sono mai stato su un set più grande in tutta la mia vita. E' incredibile!"

Ratner ha anche commentato la storia in sé: "C'è davvero un sacco di storia in questo film. E' un film costruito sui personaggi e sulla storia, non solo sull'azione. Si parla molto, c'è molta narrazione. Una narrazione molto complessa. Speriamo che tutti i punti si ricolleghino e si capisca ciò che succede". Gli è stato poi chiesto quanto pensa che durerà la pellicola finita: "Spero meno di 2 ore. Penso che con questa storia si possa fare un film di 2 ore e un quarto che funzioni ancora bene. Ci sono molte storie da dire. Mi piace dare un buon ritmo, anche se ovviamente sono sempre al servizio della storia."

Wolverine ha riptuto ancora una volta la scena della tortura. Stavolta ha mosso gli artigli come suggerito da Ratner. La cosa strana, ho pensato, è che noi alla fine vediamo il girato di una sola telecamera (nonostante ce ne sia anche una che filma materiale per il DVD e una che filma il documentario di Ratner), e quella telecamera non stava nemmeno filmando Wolverine, ma solo Magneto. Perché quindi far ripetere a Wolverine l'agonia tante volte? Solo per l'audio? Non l'ho mai capito.

Così il nostro tour si è concluso e siamo tornati al bus. Aspettando che ci venisse a prendere fuori dall'hangar, abbiamo visto passare Famke Janssen con la sua tenuta da X-Men. Ci siamo tutti bloccati fisandola, e anche lei ci guardava con un'espressione come "Chi diavolo sono questi?". E' quindi passata oltre e il nostro incontro con la Fenice si è concluso.

Concludo dicendo che ero scettico su X-Men: The Last Stand prima di visitare il set, ma dopo aver parlato con il cast e la crew, ho realizzato che c'è il potenziale per fare un altro grande film. Vedremo se il film ha tutto ciò che serve quando uscirà il 26 maggio.