La recensione di Altrimenti ci arrabbiamo, in uscita il 23 marzo

La prima domanda di fronte a questo Altrimenti ci arrabbiamo è: “cos’è?”. Non è un remake, perché i protagonisti sono i figli dei personaggi originali, ma non è nemmeno un sequel perché la trama dei primi due terzi del film segue pedissequamente quella dell’originale (inventando poi un ulteriore finale che apre le porte a un sequel). È un reboot della storia (con possibilità di continuazione) a partire da due interpreti nuovi e dalla stessa trama. Uno che all’inizio ha anche il riassunto del film originale fatto a disegni, come fossero tavole di fumetti.

Bud Spencer e Terence Hill sono fumetti cinematografici, questo dice il film (e lo ribadirà con fermi immagine e transizioni che trasformano il live action in disegno) e come tali possono diventare saga. Possono cioè diventare cinecomic, rinnovarsi negli interpreti ed essere riproposti come le proprietà intellettuali.

È il secondo problema del film, la maniera in cui oper...