Forse la scelta migliore per Benvenuto Presidente! non era Riccardo Milani, regista più che altro televisivo che al cinema ha portato molti drammi (come Piano, Solo) e una sola commedia (non eccezionale: Auguri professore) o al contrario, dipende da come si voglia vedere la questione, solo la sua mano poteva annacquare e sciogliere, fino a renderla un brodo innocuo e diligente buono per tutti, l'idea alla base del film.

Benvenuto presidente! dovrebbe essere una commedia di fantapolitica, genere molto potente all'estero ma raramente praticato da noi (eppure ora al cinema se la vedrà con un altro film della medesima categoria: Viva la libertà), che arriva in un momento di profonda revisione, almeno a livello di dibattito teorico, dei presupposti della gestione e amministrazione dello stato.

Stando attentissimo a non far riferimento a nessuna corrente politica in particolare (anche se poi inevitabilmente il considerare "tutti alla stessa stregua" e ...