La recensione di Una birra al fronte dal 30 settembre su Apple TV+

Dietro a Una birra al fronte ci sono tutti ma proprio tutti i trucchi dell’arsenale sfoggiato da Peter Farrelly in Green Book. Del resto il team creativo è esattamente quello e la storia (vera, ovviamente) è molto simile, solo ingrandisce il viaggio attraverso gli Stati Uniti alla scoperta del razzismo da parte di un razzista come tanti altri, in un viaggio attraverso il Vietnam alla scoperta di cosa sia la guerra da qualcuno che, come molti, la sosteneva da casa credendo ciecamente al presidente Johnson. È sempre la storia di come muoversi, andare in loco e viaggiare sia una forma di conoscenza ed esperienza e di come le idee e la mentalità delle persone non le cambino i discorsi ma le esperienze.

A sorpresa però Una birra al fronte ha un protagonista potenzialmente molto migliore di Nick Vallelonga, perché dotato di un grandissimo conflitto temperato da una grande indolenza a cui non sa resistere (sente di non fare n...