La nostra recensione di Conann, presentato nella sezione Quinzaine des cinéastes del Festival di Cannes 2023

Il futuro è donna“: con questo slogan si chiudeva Les Garçons Sauvages, primo lungometraggio di Bertrand Mandico, in cui i ragazzini protagonisti diventavano a poco a poco femmine. Così si verificava poi nel pianeta del successivo After Blue, abitato solo da donne, e anche nell’universo di questo Conann, dove l’assenza di uomini è un fatto ormai dato per scontato, tanto lo è quello che i personaggi possono assumere ruoli, funzioni, cliché cinematografici dell’altro sesso, a partire dalla stesso personaggio del titolo, ora una ragazza. Così vediamo lei e chi le sta intorno brandire le spade e fare duelli, guidare auto da corsa e sparare con il fucili.

il cineasta francese riparte infatti dal romanzo di Robert E. Howard e ancora prima dall’originale mito celtico, da cui ricava la doppia N del nome. Del film con Arnold Schwarzenegger non r...