La recensione del film di Davide Gentile Denti da squalo, prodotto da Gabriele Mainetti in uscita in sala il 7 giugno

Da un’idea e un’immagine che non sarebbe stato strano trovare in Gomorra (il romanzo d’inchiesta), quella cioè di una villa di un boss del crimine con una piscina nella quale viene tenuto uno squalo, non esce il classico film italiano criminale ma un coming of age ambientato in quel mondo lì, quello delle gang di provincia a diversi gradi di età, potere e compromessi. La storia di Denti da squalo (prodotto dalla Goon Film di Gabriele Mainetti) è quella del coming of age di un predestinato, in teoria, un ragazzino figlio di un gangster morto (paradossalmente proprio quando si era redento e aveva intrapreso una professione legittima) che entra in contatto con lo squalo e nello stesso momento anche con il mondo del crimine dal basso, scoprendo di avere le doti che servono a fare strada.

Lo squalo è il simbolo di chi per andare avanti ha bisogno di fare paura; i denti da s...