La nostra recensione di I giovani amanti, al cinema dal 23 giugno

Più che la passione amorosa, I giovani amanti mette al centro della sua storia il doloroso rapporto con la malattia e la morte, le fragilità umane dei giovani come dei meno giovani. Pierre (Melvin Poupaud), medico di trent’anni, e Shauna (Fanny Ardant), architetto di vent’anni più anziana, si incontrano per la prima volta in ospedale, dove lui sta curando una cara amica di lei, che perirà poco dopo. Lì hanno giusto il tempo di scambiare due parole: si rivedranno nuovamente solo quindici anni dopo per pura coincidenza in Irlanda, dove la donna, ormai settantenne, ha una casa per le vacanze. Qualcosa si accende tra di loro, ma sembra destinato a spegnersi subito, quando l’uomo riparte il giorno successivo. Questa volta però si tengono in contatto e, tornati entrambi in Francia, cominceranno a frequentarsi, tra Parigi e Lione.

Nella loro relazione c’è dunque la classica dinamica dell’impedimento, data qui sia dalla d...