La Rivincita delle Sfigate
di Olivia Wilde
21 agosto 2019
Non bisogna lasciarsi ingannare da un inizio che parodia Birdman e sembra cercare l’aria di Suxbad, l’umorismo di palesi sfigati (Beanie Feldstein sembra truccata per somigliare a Gru di Cattivissimo Me) che si percepiscono come molto cool. E non bisogna neanche lasciarsi ingannare dal titolo italiano La Rivincita Delle Sfigate (che non traduce l’interessante originale Booksmart, cioè “intelligente sulla carta”). Infine già che ci siamo meglio non guardare il fatto che alla regia c’è, per la prima volta nella sua carriera, l’attrice Olivia Wilde, perché non si direbbe sia il lavoro di una esordiente.
Meglio guardare la storia che parte senza grandi originalità: Amy e Molly sono le prime della scuola e arrivate alla fine del liceo, ad un passo dall’università, decidono di partecipare ad una grande festa di quelle che avevano sempre rifiutato. Ma già all’attacco del secondo atto le cose si fanno interessanti perché le due sono molte amiche, si sentono migliori degli altri, più competenti...
Il party movie al femminile di La Rivincita Delle Sfigate non è un gender swap ma un genere nuovo con tante cose nuove da dire
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