La recensione di L’uomo sulla strada, in uscita il 7 dicembre al cinema

C’è un equivoco alla base di L’uomo sulla strada. Noi lo capiamo da subito cosa leghi la protagonista al personaggio maschile che le si oppone, ma il film non lo riconosce e fa finta che il colpo di scena possa davvero essere tale. Così la storia di una ragazza turbolenta con alle spalle la morte del padre in un incidente stradale a cui ha assistito da piccola, e della possibilità per lei di una nuova vita fuori dalla scuola e nel mondo del lavoro, diventa un’attesa lunghissima perché tutti, film incluso possiamo ammettere quello che già abbiamo capito. Insomma invece che prendere atto che il pubblico è sufficientemente esperto per riconoscere uno svolgimento tremendamente abituale e sfruttare questa conoscenza per manipolarlo o portarlo dove vuole, il film finge che nessuno possa capirlo, rimanendo sempre un passo indietro rispetto a chi guarda.

È un peccato perché L’uomo sulla strada trova la dimensione mi...