Con tutto l'amore per la Pixar e per Alla ricerca di Nemo (il cui statuto di capolavoro ovviamente non viene intaccato da un altro capolavoro di segno opposto), non si può non dare ragione anche a Dae-hee Lee e alla sua visione mista di violenza e poesia dei pesci in acquario. Una visione che l'autore stesso sembra proporre in netta antitesi con quella pixariana.
Padak racconta di pesci in un acquario, del microcosmo che si crea tra di loro, dei tentativi di fuga e delle dinamiche di affezione in uno spazio ristretto. E' palesemente la stessa materia che il film Pixar tratta per almeno metà della sua durata. Lo sappiamo noi, lo sa l'autore e proprio da questa consapevolezza si muove per cambiare le carte in tavola e mostrare che quell'ambiente, quei personaggi e quella situazione non sono divertenti, non sono simpatici, non sono eroici ma anzi è una tragedia immensa, la cosa peggiore che possa accadere ad un essere vivente.
La più grande...
La sorpresa del Future Film Festival. Modellato appositamente su una parte della trama di Alla ricerca di Nemo (l'acquario) il cartone di Dae-hee Lee ne è l'opposto logico ed efferato...
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