La recensione di Per niente al mondo, il film di Ciro D’Emilio al cinema dal 15 settembre

Lo dicevano sempre i film di Fritz Lang che il confine tra un uomo onesto e un criminale (o peggio un omicida) è sottilissimo e qualche gioco del caso può bastare a trasformare il primo nel secondo. Accade questo allo chef in cerca di stella Michelin con un passato nelle corse di Rally di Per niente al mondo, uomo duro ma dalla solida carriera che un tiro del destino porta in galera. In galera per un anno senza aver fatto niente, solo per una rete di sospetti, crimini di parenti e l’impressione che lui possa essere il mandante del reato. Un anno fuori dal giro con il ristorante chiuso e al ritorno gli amici di una volta che o non ti parlano più o non hanno la fibra morale per stare davvero al tuo fianco. Rimangono allora solo gli amici fatti in galera e le loro attività, non proprio pulite, per tornare in cima.

È tutto giusto in Per niente al mondo, a partire da Guido Caprino, il volto e il...