La nostra recensione di Robe of Gems, disponibile su MUBI dal 20 febbraio

Non stupirà di leggere il nome di Carlos Reygadas tra i co-produttori di Robe of Gems. Il film segna infatti la prima esperienza dietro la macchia da presa per Natalia López, che dell’autore di Post Tenebras Lux è assidua montatrice. E proprio dell’impronta di quest’ultimo, come era forse inevitabile, è pervaso il suo esordio, tramite motivi narrativi e stilistici. L’ambientazione nel Messico rurale, l’incontro /scontro tra poveri e membri delle classi benestanti, con i secondi che arrivano ad occupare i luoghi abitati dai primi. L’enfasi sull’atmosfera piuttosto che sulla narrazione, le lunghe inquadrature estatiche sulla natura. Allo stesso tempo, viene meno la dimensione metafisica, a favore di un’attenzione maggiore su quella sociale.

Mentre sta divorziando, Isabel lascia la città con i suoi due figli per raggiungere la casa di campagna abbandonata della sua fa...