Esiste davvero un modo per mettere in scena uno school shooting dopo quella scena di Vox Lux di Brady Corbet? Probabilmente no. Ma ci prova lo stesso Kyle Rankin con Run Hide Fight, un dramma patinato e incerto sui suoi stessi valori che elegge la diciasettenne burbera e problematica Zoe Hull (interpretata da Isabel May) all’american hero della situazione, costruendo su di lei la contraddizione tutta a stelle e strisce dell’essere estremamente umanisti e insieme profondamente protezionisti e individualisti.

Zoe è all’ultimo anno di liceo e non vede l’ora di andarsene da casa. Ma la morte della madre e la pressante presenza del padre ex-militare che la istruisce all’uso delle armi la trattengono nel suo mondo emotivo presente. Solo l’amicizia speciale con Lewis (Olly Sholotan) sembra regalarle un po’ di sollievo, ma il tutto è destinato a essere sconvolto quando una mattina dei compagni di scuola decidono di attuare il più grande school shooting di sempre. Zoe è però “pronta alla guerra...