La recensione di Secret Love, al cinema dal 20 luglio
È tutto sull’atto del ricordare – con la mente, con le parole, con le immagini – e sull’accettazione della caducità della vita il delicato dramma in costume Secret Love. Diretto da Eva Husson e adattato da Alice Birch dal romanzo di Graham Swift, Secret Love sembra quasi la versione inglese de Il grande Gatsby: siamo sempre negli anni Venti, stavolta nella campagna inglese, e osserviamo i moti dello spirito di una borghesia intristita e malinconica che però, diversamente da quella di Fitzgerald, rinuncia alla farsa della mondanità per osservarsi dolorosamente nelle proprie mancanze.
Avvolto da un alone di tristezza dolce amara e di delicatissima poesia, Secret Love vede come protagonista la giovane domestica Jane Fairchild (Odessa Young), un’orfana senza famiglia che serve in una ricca casa borghese. La trama è quella di una storia d’amore – Jane ha una storia con Paul Sheringam (Josh O’Connor), giovane benestante...
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.