La recensione di Sempre più bello, al cinema il 31 gennaio, 1 e 2 febbraio

Una specie di strana famiglia morbosa” viene detto in Sempre più bello a un certo punto, per descrivere il rapporto che (fin dal primo film) esiste tra i tre personaggi principali, che vivono insieme e sembrano non avere altre famiglie. Scopriamo in questo epilogo invece che la protagonista un parente superstite ce l’ha, una nonna (con cammeo illustre), ma ha scelto di non frequentarla e sta invece con la “famiglia morbosa” che qui per un breve periodo, in un film in cui si avvicendano tantissime situazioni senza particolari archi narrativi, si arricchisce di un neonato per qualche giorno. Le famiglie di Sempre più bello non sono mai quelle che ci aspettiamo, non rispondono a quelle canoniche, né rispettano i soliti ruoli. Addirittura anche una famiglia più tradizionale a un certo punto stupirà il pubblico proprio perché non risponde a quello che la stessa figlia si aspetta.

Il terzo episodio segue direttament...