C'è James Bond, c'è Jason Bourne e poi c'è Bryan Mills, il fratello più spiccio, diretto e burino. L'agente segreto dalle peripezie mondiali in ogni era del cinema ha raccontato la società, le sue paure riguardo il controllo e le ingerenze governative, i suoi status symbol e le sue tensioni geopolitiche. Bryan Mills non fa niente di tutto questo. Di certo non è sofisticato (nè intellettualmente, nè tecnicamente), non è portatore di nessuna novità, non è nemmeno una figura prettamente contemporanea, potrebbe esistere in ogni era e anzi se di qualcosa può dirsi portatore questo è senz'altro il "vecchio stile", la maniere forti di una volta e l'etica americana dell'outsider del sistema, che lotta per i propri interessi nella forma privatissima della famiglia.

Per tutti questi motivi, a cui si aggiunge il particolare per nulla trascurabile che Bryan Mills &egra...