La recensione del documentario Tango con Putin, in sala dal 3 novembre

Al centro di Tango con Putin c’è Natalia Sindeeva, è lei più che il canale televisivo che ha creato e gestito, Dozhd, a muovere tutto il documentario di Vera Krichevskaya che altrimenti sarebbe “solo” una storia di resistenza alle angherie del governo russo e sopravvivenza in uno dei paesi più ostili per la libertà di parola. La differenza portata da Natalia Sindeeva sta tutta nel suo non rispondere propriamente al tipico profilo dell’oppositore, non è una figura politica coraggiosa e indomita, semmai è una donna mondana della Russia dei primi anni 2000. Natalia Sindeeva non votava nemmeno e non aveva interesse nelle questioni politiche quando crea una stazione televisiva votata al solo ottimismo, tutta colorata di rosa e viola con un nome che significa “pioggia”. Non il prototipo della minaccia per il sistema. Anzi.

In questo contrasto sta tutta l’occasione persa da Tango con Putin, realizzato da una delle persone...