La recensione di The Batman, in sala dal 3 marzo

Se Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan sembrava avere nel mirino il cinema rigoroso e preciso di Michael Mann, il parente più vicino di The Batman di Matt Reeves, per tono e look, è probabilmente il cinema di David Fincher, in cui l’immagine è un quadro che rappresenta l’interiorità dei personaggi prima del realismo dei fatti. Ma è subito evidente che questa versione di Batman è una mai vista prima, che costruisce il suo racconto e la sua visione con uno stile grafico molto preciso (come le migliori graphic novel) e in particolare a partire da una palette di colori molto ridotta (tutte le sfumature del rosso, del bianco e del nero e basta). Qualsiasi ragionamento su questo film parte da qui, da una gestione del look eccezionale, metodicamente mantenuta coerente per tutto il tempo. Ma non solo, già dalle prime scene è evidente il dettaglio più inatteso: questo è un film che punta tutto sulla lentezza. È lento Batman nel c...