C’è un equivoco alla base di questo sequel/reboot di Predator (non è facile stabilire se gli eventi dell’originale esistano nell’universo del film o meno): non si tratta di Predator.

Nonostante ci siano gli alieni con le treccine, la caccia agli umani e anche qualche scontro nelle foreste questo di Shane Black è un film che non ha punti in comune con quello di John McTiernan. In un caso si raccontava la storia di un essere umano in lotta per la sopravvivenza il quale, per non morire, regrediva fino al livello primitivo, perdendo i connotati di tecnologia e modernità con i quali si era presentato e fondendosi con la natura che lo circondava fino ad un unico grande urlo preistorico. Era insomma la storia del nostro retaggio ancestrale nel corpo perfetto per mostrarla, quello di Schwarzenegger; in questo caso invece si racconta la storia di un gruppo di militari che tenta di sventare una possibile invasione aliena. Gli alieni in questione sono i medesimi ma i film non hanno nemmeno un pun...