La recensione di Uno dovrà morire, disponibile su Paramount+ dal 5 maggio
Sette persone si svegliano legate in una stanza. Tre sono familiari (genitori e figlia), gli altri sono sconosciuti: un poliziotto, un’assistente di volo, un medico e un anziano. Giusto il tempo di capire di essere intrappolati che una voce all’interfono gli comunica le tre regole del gioco: uno di voi dovrà morire, nessuno può offrirsi volontario, chi viene scelto deve essere d’accordo con la sua morte. Pena, la morte di tutti.
Comincia così, senza perdere tempo, Uno dovrà morire. Thriller d’esordio alla regia per Manolo Cardona (che interpreta il poliziotto), il film funziona esattamente come un puzzle movie alla Squid Game (o alla Knives Out, ma senza comicità): il meccanismo narrativo si basa tutto sul procedere ai livelli successivi e nel mentre bisogna capire chi sono i personaggi, come sono finiti lì e cos’hanno in comune. Un meccanismo apparentemente semplice ma che in realtà richiede una massiccia dose ...
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