Zlatan, la recensione

Dentro a Zlatan c’è l’ultimo film che era lecito aspettarsi di trovare: I 400 colpi di Truffaut.

Ci sarebbe da indagare come sia successo ma la storia di Ibrahimovic, raccontata incrociando tre linee temporali (da bambino, da adolescente e da adulto all’Ajax), trova nella parte da piccolo la sua impronta più forte. Così tanto è usato il film di Truffaut per fare da lente alla vita di un bambino diverso dagli altri con rapporti complicati, che c’è anche una scena presa di peso (quella in cui durante educazione fisica Antoine e René scappano dalla fila senza essere visti).

Una volta tanto un biografico non fa un lavoro compilativo, cioè non si limita a raccontare i fatti o drammatizzare alcuni eventi ma fonde la vera persona con un personaggio di finzione. È un personaggio ovviamente ispirato a Ibrahimovic, la sua situazione e le condizioni in cui è cresciuto ma a tutti gli effetti è un personaggio di finzione con tutti i pregi dei personaggi di finzione. Uno che il...