Il momento giusto per capire che Attack the Block non è un film di ragazzini come tutti gli altri arriva dopo circa 25 minuti: il gruppetto dei nostri eroi, ancora al completo, si ritrova per la seconda volta a fronteggiare le creature che hanno invaso il loro quartiere e minacciano di prendere possesso del palazzone di edilizia popolare dove abitano con le loro (più o meno) famiglie. Insieme al gruppo c’è Pogo, il cane di uno di loro, che attirato dai rumori emessi dalle creature corre loro incontro ringhiando… e viene smembrato, misericordiosamente fuori inquadratura. Se Attack the Block fosse stata la storia spielberghiana che prometteva di essere con le sue biciclette e il suo gruppo di adolescenti problematici ma con un cuore grande così, Pogo si sarebbe salvato, e sarebbe diventato uno degli eroi del film; ma vivere a South London, ci dice Joe Cornish, non è una favola, e persino salvare il mondo potrebbe non essere abbastanza da evitarti l’arresto, se hai il colore della p...