Continua il percorso MCU nella rubrica “un film in una scena” con l’approfondimento su Doctor Strange. 

Guardare un film è come respirare. Certe volte l’adrenalina accelera il battito cardiaco, ci serve più ossigeno per stare dietro al ritmo incessante. Altre volte il passo è lento, quasi meditativo. Spesso i battiti sono regolari, a volte però sobbalzano (quanti film salvati da una sola scena!). Per capire l’analogia basta pensare a Mad Max: Fury Road di George Miller e a The Tree of Life di Terrence Malick. Il primo è l’esempio più estremo del cinema fatto di ritmo e carne. Il secondo è un apprezzato film d’autore filosofico. Le immagini, la musica e i temi si rivolgono a una contemplazione intellettuale dello spettatore. Ed entrambi sono così dall’inizio alla fine.

In mezzo a questi estremi c’è un’infinità di sfumature. Sono le note che i registi toccano per creare le atmosfere e i momenti che accompagnano la visione. La dinamica tra gli alti e i bassi spe...