È finalmente arrivata su Disney+ la puntata di Assembled dedicata al making of di Eternals. Un film di cui fino ad ora si sono visti ben pochi “extra” se non qualche scena eliminata. Il controverso lungometraggio di Chloé Zhao che ha spaccato in due critica e pubblico ha avuto una lavorazione  diversa dal solito “metodo Marvel”. Hanno stupito (soprattutto Kevin Feige) le numerose riprese dal vivo e una regia condotta cercando il minimalismo indie in un colossale film di avventura spaziale.

Il pitch

Nel documentario c’è una frase molto significativa del produttore Nate Moore che racconta come la Marvel sceglie a chi affidare un film: “cerchiamo registi che ci ispirino e che ottengano grandi interpretazioni”. Se leggiamo tra le righe, la frase fa trasparire che lo studio ha già un’idea ben chiara di dove vuole andare. Sa i punti cardine, gli obiettivi da raggiungere nella narrazione a mosaico estesa su più film. Mentre per il singolo capitolo nello specifico il compito di chi è in cabina di regia è di realizzarlo dando la propria visione.

Il cosa, è già definito. Il come lo decide il regista.

Il Pitch di Eternals, ovvero la presentazione delle idee di Chloé Zhao ai Marvel Studios – leggasi anche: il colloquio di lavoro – è diventato leggendario. La regista è stata così convincente e appassionata che Kevin Feige le ha dato una libertà esecutiva simile e maggiore di quella di James Gunn per i Guardiani della Galassia. Ad Eternals era (è ancora ora?) affidata una posizione cardine sulla scacchiera della fase quattro. Le cose sono andate poi in una direzione non proprio auspicata. Soprattutto in termini di gradimento commerciale complessivo.

Grazie ad Assembled abbiamo scoperto come ha fatto a impressionare così tanto la dirigenza dello studio. Zhao ha declamato una poesia di William Blake. “Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora”. 

Da qui hanno capito due cose: che nonostante venisse dal mondo del cinema indipendente voleva fare un film che passasse dalla scala enorme ad un registro intimo. E poi che Chloé Zhao è una grande fan dei fumetti Marvel e che aveva una profonda conoscenza dell’opera di Jack Kirby su cui sii sono basati gli sceneggiatori. 

 

Barry Keoghan Eternals

 

Il metodo di lavoro

Si parte sempre dai fumetti. Prima di produrre un film vanno a recuperare tutto ciò che è stato scritto, se lo studiano e prendono i principali spunti e i temi per poi svilupparli in direzioni nuove.

I personaggi

Qualche curiosità sulla creazione dei molti personaggi che popolano il mondo di Eternals.

I devianti sono molto diversi di fumetti. Li hanno disegni affinché sembrassero degli alieni, ma anche in modo tale che fossero riconoscibili come creature mitiche del passato. Forme divine, da animali ritratti nelle incisioni rupestri, o da temuti Dei appartenenti alle religioni politeiste. 

Sersi invece è scritta come un’artista. Quasi un’immagine dei creativi che hanno lavorato al film, capace di plasmare la materia e di inventare meraviglie, guidata dalla sua permeante voglia di vivere. Per questo è, a sorpresa, la protagonista.

Angelina Jolie per interpretare Thena ha provato molte forme di combattimento con molte armi. Dovevano partire con la produzione, ma erano ancora incerti su cosa farle usare. Quindi gli addetti ai combattimenti decisero di farle cambiare stile e arma in base alla strategia adottata durante la lotta e alle necessità del momento.

Makkari è interpretata da Lauren Ridloff, una persona non udente. Sul set era presente il marito Doug che ha fatto da interprete. Non solo: nell’ottica di una sempre maggiore inclusione l’uomo ha spiegato alla produzione come adattare le pratiche di lavoro per accogliere una persona con questo tipo di disabilità. Ricordiamo che anche Angelina Jolie fu decisiva per permettere alla collega di evitare alcune frustrazioni durante le riprese. 

Per Chloè Zhao ogni personaggio rappresenta un aspetto diverso dell’umanità. Ha cercato quindi attori che avessero già dentro di loro i caratteri dell’Eterno che dovevano interpretare. Il cast, come da consuetudine in queste interviste promozionali, ha confermato di essersi trovato molto bene con un bel clima durante le riprese. Il primo momento tutti insieme è stato al Comic-Con di San Diego quando si sono presentati ai fan.

 

eternals trailer IMAX

 

Creare il set di Eternals.

Che si ami o si odi il film, bisogna ammettere che dal punto di vista scenografico non ha eguali nella produzione Marvel Studios. I 130 set costruiti hanno richiesto numerose ricerche interdisciplinari. Storia, geografia, architettura, fumetto, ma anche teorie cospirazioniste! Ci sono infatti alcune credenze che associano la presenza degli alieni sulla terra allo sviluppo della storia dell’uomo. Jack Kirby le ha inserite nella sua run. La scenografa Eve Stewart ha raccontato di essersi basata sulle geometrie sacre. Da qui la grande prevalenza dei cerchi e dei triangoli. Figure associate al divino. 

La scelta di girare in esterni ha permesso di catturare sfumature di luce e un’interazione tra elementi in CGI e set reali non ricreative in studio. Hanno utilizzato soprattutto Londra. Oltre ad avere chiuso Camden Street per le scene notturne hanno ricreato negli ambienti inglesi il Dakota del Nord, l’Alaska e l’Amazzonia. 

Per le scene a Babilonia e nella Mesopotamia hanno usato gli incredibili set naturali di Fuerteventura e Lanzarote nelle Canarie. Meraviglie naturali che hanno comportato molte difficoltà in fase di trasporto e di organizzazione per tutte le attrezzature e gli effetti speciali in scena. 

I costumi

La regista voleva che gli eroi fossero inquadrati e indagati nel loro rapporto con lo spazio. Per questo le linee incise nei costumi richiamano le forme all’interno della Domo, l’astronave con cui si muovono nello spazio. Questa sembra volutamente un tempio antico, e non un pezzo di avanzatissima tecnologia futuribile.

Nella scena iniziale della vestizione degli Eterni è simbolicamente la loro casa che genera quell’espressione visiva del loro carattere che sono i costumi. 

Chloé Zhao voleva che nei vestiti si potesse percepire il cosmo. Così hanno basato i colori su minerali ed elementi naturali. Sono stati realizzati tutti a mano e hanno richiesto una elaborata preparazione soprattutto per garantire la vestibilità (spesso i costumi da supereroe sono rigidi e scomodi) e le affascinanti sfumature di colore. 

Nella scelta cromatica e dei tessuti c’è un indizio del carattere di chi li indossa. Ad esempio Thena ha un vestito bianco leggero e fragile che sembra farla volare via insieme al vento per indicare la sua fragilità, e l’armatura da guerriera per la forza. Druig ha un vestito monastico, nero e oscuro come la sua personalità. 

Brian Tyree Henry si è commosso quando si è visto per la prima volta allo specchio nei panni di Phastos. 

La musica di Eternals

Ramin Djawadi è stato il primo compositore dei Marvel Studios per Iron Man. È “tornato a casa” con un compito ben preciso: scrivere i temi non per i personaggi, ma per emozioni provate. La musica è così il collante di questo viaggio nel tempo che tratta gli Eterni come un’entità unica, ma distinta per i sentimenti che provano e che li rendono umani.

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