Il silenzio degli innocenti
di Jonathan Demme
5 marzo 1991
Il giorno di San Valentino del 1991 dev’essere stato strano per milioni di coppie innamorate negli Stati Uniti: il 14 febbraio di quell’anno uscì infatti Il silenzio degli innocenti, un film che in qualche modo parla anche di amore e attrazione, solo non nel modo a cui penserebbero due piccioncini durante un’uscita romantica (speriamo). In Italia il film di Jonathan Demme arrivò poco dopo, il 5 marzo, esattamente trent’anni fa oggi: educati e signorili come il dottor Lecter, cominciano dunque il pezzo facendo gli auguri a un capolavoro che in una singola passata si portò a casa gli Oscar come Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista, Migliore attrice protagonista e Miglior sceneggiatura non originale, e che secondo l’American Film Institute è il quinto thriller migliore di sempre, dietro solo a Psyco, Lo squalo, L’esorcista e Intrigo internazionale.
Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme compie trent’anni: riflessioni su un film che cambiò molte regole del gioco
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