Ah sì, quell’attore, lui, dove l’ho già visto?

A chi non è capitato di pronunciare queste frasi guardando un film in compagnia? Niente di grave, state guardando un caratterista.

Questo tipo di amnesie colpisce gli spettatori sin dai primi anni del cinema. La ragione è semplice e legata a un intuibile problema tecnico: ci sono troppi ruoli in un film e troppi pochi attori. Ci sono troppi personaggi secondari che devono essere caratterizzati immediatamente senza il tempo di uno sviluppo psicologico, e troppi pochi corpi in grado di farlo. È questo il compito di un caratterista: attore dal volto non comune, con un fisico che contiene i tratti stereotipici dei personaggi. Il caratterista sintetizza, richiama alla memoria, e permette al regista di far correre la trama senza soffermarsi sul carattere, appunto.

Sulla questione ha giocato recentemente la serie Bojack Horseman con la versione a cartoon della caratterista Margo Martindale. Per via del loro ruolo i caratteristi vengono chiamati...