Pochi giorni fa un fenomeno memetico del web è emerso da Tumblr, la piattaforma in cui è diventato virale, ed è arrivato all’attenzione delle testate di informazione. Una storia curiosa di un film diventato di tendenza: il capolavoro di Martin Scorsese Goncharov. Definito nella campagna di lancio con entusiasmo: “il più grande film di mafia mai fatto”. Una produzione del 1973 di Domenico Procacci, il quale ha messo tutta la sua influenza. È riuscito infatti ad avere un dream team nel cast.

Come protagonista c’è Robert DeNiro insieme ad Al Pacino, Gene Hackman, Harvey Keitel. Cybill Shepherd è invece la donna fatale, Kaya, moglie di un sicario russo, ex proprietario di una discoteca, che si trova a gestire i suoi loschi affari a Napoli. Morte, violenza, erotismo sono gli ingredienti vincenti di un film cult… che non esiste. 

Goncharov è un’invenzione di Tumblr

Le origini del mito derivano da un’immagine postata sul social network qualche anno fa. Una scarpa decorata con il logo di Goncharov, i crediti produttivi e un vistoso “Martin Scorsese Presents”. 

Goncharov Film Scorsese

Come spesso capita in internet la cosa restò nell’anonimato per qualche anno fino a che non venne rilanciata nel 2020 da un’utente a cui segui un altro che commentò ironicamente “questo idiota non ha visto Goncharov”. 

Da qui in poi il il film viene fatto esistere dalla rete. Nascono diversi meme che rendono il titolo virale. Un grande scherzo collettivo in cui l’intera community discute e racconta scene come se fosse vero. Ci si prende gioco di chi è fuori dalla community facendogli credere di essersi perso qualcosa di significativo. Per farlo, i fan stanno ricreando la leggenda con una dedizione impressionante.

Il film che non esiste ha, ad oggi, molte più informazioni e retroscena della stragrande maggioranza delle opere reali. È arrivato così il primo poster “ufficiale” insieme alle versioni variant. Ci sono ricostruzioni della trama per filo e per segno. Ad oggi sono più di 500 le fanfiction dedicate. Un compositore ha scritto il tema portante della pellicola; è apparso un videogioco per PC e l’immancabile VHS. Non mancano gli oggetti di merchandise: tazze e magliette varie.

La pagina Wikipedia di Martin Scorsese è stata presa d’assalto nel tentativo di inserire Goncharov nella sua filmografia. Prontamente bloccato. Un rappresentante di Letterboxd ha detto al New York Times che si sono trovati a rimuovere diverse recensioni scritte dagli utenti. Sono stati scritti addirittura finti saggi accademici e analisi del film.

Goncharov è stato ricreato nelle fanart e da immagini “ufficiali” che ritraggono le fantomatiche scene migliori tanto che si può avere un’idea precisa dei momenti chiave e del mood della pellicola. Ad alimentare il gioco è arrivata anche Lynda Carter postando delle immagini della premiere del film a cui avrebbe partecipato insieme ad Henry Winkler. 

Cosa sa Scorsese del film?

La figlia del regista, Francesca Scorsese, ha portato la questione agli occhi del padre il quale ha scherzosamente confermato tutto. “Sì, ho girato il film anni fa“, ha risposto.

Non è la prima volta che le community costruiscono artificialmente un prodotto di culto. È accaduto per Squiddles, un finto show basato sul web comic Homestuck. Il fandom ha lavorato per renderlo credibile come se fosse un vecchio cartoon a cui veniva tributato omaggio e in cui le registrazioni originali erano andate distrutte in un incendio. Rimangono solo qua e là nella rete alcune piccole clip. 

Su TikTok un trend ha fatto dilettare le persone nell’inscenare un finto musical di Ratatuille. La creatività degli utenti ha portato poi alla creazione di un evento reale: un musical ispirato al dilm (e ai video di TikTok) mostrato al pubblico pagante e in diretta live streaming. Non si è mai vista però una campagna così meticolosa e coinvolgente come con Goncharov.

Come si è arrivati a Goncharov? 

Leggendo con precisione le scritte sulla scarpa bisogna notare che Goncharov, diffusosi virilmente come un film di Scorsese, in realtà è diretto da un tale Matteo JWHJ0715. Il regista italoamericano ha solo dato il suo placet al film senza nemmeno averlo prodotto. I soldi sono infatti di Domenico Procacci. 

Il New York Times ha fatto un’ipotesi molto plausibile sull’origine di questo titolo. Esiste un film reale molto amato da Martin Scorsese che potrebbe essere stato storpiato per finire sulla scarpa con un titolo che allude a un’opera di cui non ha i diritti per il merchandise. Questo film è prodotto da Procacci e racconta la malavita italiana da più prospettive. Stephen Schaeffer del Boston Herald lo definì “il miglior film di mafia mai fatto”. Scorsese lo sostenne nella distribuzione fuori dall’Italia elargendogli lodi e spingendolo agli Oscar. Questo film, come Goncharov, è diretto da un Matteo. Solo che il cognome non è JWHJ0715 ma Garrone e il titolo è: Gomorra

Goncharov Film Garrone

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