L’operatore di telecomunicazioni statunitense Verizon ha lanciato una campagna pubblicitaria indirizzata principalmente ai gamer per promuovere i nuovi servizi in 5G, e ha coinvolto nientemeno che Doug Liman nella realizzazione di un esilarante spot pubblicitario.

Liman, regista di film come Edge of Tomorrow, The Bourne Identity e i recenti Chaos Walking e Locked Down, ha una certa dimestichezza con gli effetti visivi, come si può notare nello stesso spot, che mostra una realtà infestata dai glitch. Nel mondo dei videogiochi i glitch altro non sono che anomalie e comportamenti imprevisti che a volte generano dei vantaggi inattesi ma il più delle volte rendono una partita impossibile da giocare. I glitch più noti sono quelli che si generano nei videogiochi open world, recentemente hanno fatto molto discutere quelli di Cyberpunk 2077, che hanno generato un’infinità di meme.

Nello spot vediamo alcuni dei glitch più comuni, in particolare nei videogiochi online quando la connessione non è all’altezza: ci sono animazioni che si ripetono, compenetrazioni tra modelli di poligoni oppure l’opposto (c’è una donna ‘volante’ che va in bicicletta), o ancora oggetti ed edifici che vengono renderizzati solo quando ci si avvicina. Mano a mano che lo spot prosegue, la situazione diventa ingestibile, finché non vediamo una persona cadere nel vuoto. Tutto torna alla normalità, ovviamente, quando viene utilizzata una connessione internet più veloce.

MPC ha realizzato gli effetti visivi, con un team guidato da Alvin Cruz, David Piombino e Chris Bernier. “Il nostro obiettivo era mostrare la vita dal punto di vista di una macchina da presa onniscente, come nei videogiochi, e sovvertire la realtà finché tutto non va in mille pezzi. Letteralmente”, spiega il produttore Chris Sojka dell’agenzia pubblicitaria Madwell, che ha lavorato fianco a fianco con Doug Liman. “Abbiamo utilizzato le macchine da presa e gli effetti visivi per creare l’illusione di un universo che lentamente ma inesorabilmente si disfa, perché incapace di trovare l’energia necessaria a renderizzare la propria realtà. Il risultato doveva confondere ma attirare l’attenzione”.

Potete vedere lo spot qui sopra!

 

 

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