Bad Movie - Le streghe Son Tornate, di Álex de la Iglesia
Il Bad Movie della settimana è Le Streghe Son tornate di Álex de la Iglesia, commedia horror ricca di citazioni con la divina Carolina Bang. Sarà una saga?
Le streghe di Zagarramurdi
Questo è il titolo originale della pellicola (noi italiani abbiamo optato per una parte dello slogan femminista anni '70 Tremate, tremate, le streghe son tornate) collegato alla storia della cittadina di Zagarramurdi ubicata al confine con la Francia nella regione della Navarra. In questo luogo l'Inquisizione Spagnola si produsse in un'articolata caccia alla streghe all'inizio del XVII Secolo (1609) attraverso cui furono processate più di 300 persone, la cui maggioranza era composta da donne accusate di praticare la stregoneria. In zona si può trovare un museo legato al mondo dell'occulto nonché la celebre Cava delle Streghe protagonista del gran finale della scatenata horror comedy firmata De La Iglesia.
Kiss, Kiss... Bang, Bang!
Si sente che la storia d'amore tra Álex de la Iglesia e Carolina Bang, sposati dal giugno del 2014, crea qualcosa di esplosivo sullo schermo. Il personaggio di Eva entra in scena citando espressamente uno dei personaggi femminili più belli della Storia del Cinema come la Lisbeth Salander della trilogia Millennium. Motocicletta, divisa nera aderente, stivaletti anfibi, tatuaggi, capello mezzo rasato/mezzo biondo fluente (in questa dicotomia c'è già forse l'irrequietezza ideologica di Eva, la quale forse sente ormai stretto il "partito" stregonesco). Abbiamo tante volte ricordato quanto può essere pericoloso il sodalizio sessual-sentimentale tra registi e primi attori (spesso questa equazione in un mondo del cinema ancora molto maschilista vede il rapporto tra regista uomo e diva donna) citando i casi di Peter Bogdanovich (con Cybill Shepherd), Roberto Benigni (con Nicoletta Braschi), Tim Burton (con Helena Bonham Carter) e Paul Haggis (con Moran Atias vedi Third Person). Per De la Iglesia e Carolina Bang il rapporto crea qualcosa di magico dentro Le Streghe Son Tornate (i due non erano ancora sposati quando il film è stato prodotto nel 2013) perché lei sprizza energia da tutti i pori e la macchina da presa, specie nella seconda parte, dà grande spazio al suo personaggio. La Bang era notevole, con quel suo carisma circense, già nel 2010 ai tempi del magistrale settimo lungometraggio di De La Iglesia La Ballata dell'Odio e dell'Amore in cui rappresentava una Spagna letteralmente spezzata in due da clown rivali come simboli della ridicola aggressività maschile. Qui il regista di Bilbao esalta la frenesia dionisiaca della Bang giocando con espressioni spiritate da espressionismo tedesco. La giovane strega bionda Eva ricorda nel temperamento Leni Riefenstahl attrice oppure anche la Maria interpretata da Brigitte Helm in Metropolis (1927) di Fritz Lang. Questi due artisti, per ora, stanno trovando reciproco giovamento dal connubio amore + lavoro. Vediamo in loro quel felice matrimonio di privato e professionale che portò Daria Nicolodi e Dario Argento a realizzare capolavori come Profondo Rosso (1975) e Suspiria (1977). In uno di questi due grandi film, peraltro, si parlava proprio di streghe.
Pericoloso ma... non troppo
Così definiva Terry Gilliam il suo primo grande successo commerciale, e forse uno dei suoi film più pop e accessibili, I Banditi del Tempo (1981). C'era avventura, tensione, pericolo... ma non troppo. Idem per altri capisaldi degli anni '80 che questo gioiellino di De La Iglesia sembra citare con gusto nel tono e nelle intenzioni. Ci riferiamo a I Goonies (1985), Piramide di Paura (1985), Fuori di Testa (1987; ma noi preferiamo l'originale Bad Taste) e Gremlins (1984). Certamente qualche innocente muore brutalmente in quell'inizio poliziesco con rapina nella nota piazza madrilena di Puerta del Sol (una passante, un poliziotto... e un criminale vestito da Spongebob) e De la Iglesia è coraggioso e preciso nello stabilire un continuo cambio di tono tra commedia e dramma action (che bello il soldato blu che punta cattivissimo il finto mitra al bambino che gli dice: "Ti ho visto muoverti!"). L'inizio è veramente tosto. Poi, con il passare dei minuti, quell'inebriante miscuglio di durezza crime e dolce senso dell'umorismo comincia a stabilizzarsi sempre di più verso una horror comedy dove nessuno dei personaggi cui ci affezioniamo, ma proprio nessuno, si farà male fino in fondo. Prendiamo come esempio il povero cristo (no... non ci riferiamo al Gesù Cristo argentato impersonato del protagonista José di Hugo Silva) preso in ostaggio dalla buffa banda di criminali della rapina al Compro e Vendo Oro di Puerta del Sol. L'uomo che deve andare per lavoro a Badajoz verrà torturato fisicamente per tutto il film. Prima, casualmente, dai buffi rapinatori solidali tra loro contro femmine della loro vita considerate diaboliche, poi, deliberatamente, da quelle stesse streghe le quali gli strapperanno denti e orecchie. Ma alla fine del film che fine farà? Eccolo lì, tutto contento e incerottato, alla recita finale del figlio di José (il niño Sergio) insieme agli altri personaggi del film con un altro aspetto come ne Il Mago di Oz. Le streghe son tornate è quindi uno di quei film che si chiude come se i personaggi fossero diventati una grande famiglia unita dall'esperienza straordinaria vissuta insieme. E' pericoloso... ma non troppo. Troppo innocuo per il pubblico di oggi?
Eccitazioni
Un'orgia di citazioni eccitate. De la Iglesia sembra aver buttato nel pentolone tutti i suoi amori di gioventù. L'uomo è del 1965 per cui all'inizio della decade degli anni '80... aveva 15 anni. Età perfetta per godere di uno dei migliori momenti di sempre del cinema fantastico hollywoodiano per adolescenti. Difficile stare dietro a tutti i riferimenti ed ammiccamenti del film. Si parte facilmente con Alien, L'uomo invisibile e Spongebob a Puerta del Sol. Poi ecco arrivare Cani arrabbiati (1974) di Mario Bava (l'ostaggio in macchina + il bambino non possono non far pensare a quel tribolato film del geniale regista italiano) e la Lisbeth Salander di Uomini che Odiano le Donne (2009). Da quando il sovrannaturale prende il sopravvento avremo L'Esorcista (1973; si vede la statua di Pazuzu dietro la strega Graciana di Carmen Maura durante la cena d'onore delle streghe; il piccolo Sergio vomiterà un liquido verde in faccia al papà José), ovviamente la Trilogia delle Madri di Dario Argento (c'è una Madre anche qui anche se sembra un troll uscito da un adattamento tolkieniano di Peter Jackson), La casa (1981) di Sam Raimi (gli occhi bianchi della moglie di José quando diventa malvagia), La maschera del demonio (1960) di Mario Bava (ma non vi ricorda qualcuno la moglie di José? Ebbene sì: Macarena Gómez è la Barbara Steele spagnola!), Indiana Jones e il Tempio Maledetto (1984; il rito finale), Il Signore degli Anelli (2001-2003) di Peter Jackson (le inquadrature dal basso della Cava di Zagarramurdi dove si svolge il rito finale ricorda le interiore della Terra di Mezzo dove imperversano gli orchi), The Wicker Man (1973) di Robin Hardy (la morte del sergente Howie attraverso il rogo; qui ci sono degli agenti di polizia... che rischiano la stessa fine), Non Aprite Quella Porta (1974) di Tobe Hooper (cannibalismo presso la locanda Maritxu), Rosemary's Baby (1968) di Roman Polanski (le streghe, come quei satanisti, sono vestite da borghesi per confondersi nella società), The Rocky Horror Picture Show (1975) di Jim Sharman (l'edonismo sfrenato dal punto di vista sessuale caratterizza queste streghe tra cui compaiono anche due travestiti degni di Almodovar) e, per chiudere, I Goonies (1985) di Richard Donner (c'è un membro mostro della famiglia di streghe buono e compassionevole come lo Sloth di John Matuszak).
Vogliamo una saga!
Con un incasso di circa sei milioni di euro in Spagna (dove esce al cinema a settembre del 2013), Le streghe son tornate ha forse ottenuto meno di quanto previsto dal produttore Enrique Cerezo visto il budget di, casualità, proprio sei milioni di euro tondi tondi (fonte Wikipedia spagnolo). Il film non è uscito a mani vuote dal Goya del 2014 con ben otto Oscar spagnoli vinti tra cui Miglior Attrice Non Protagonista (Terele Pávez nei panni della vecchia strega Maritxu), Production Manager, Sonoro, Costumi, Effetti Speciali, Montaggio, Scenografia, Make Up e Acconciature. Il film ha viaggiato, ha partecipato a Festival (tra cui quello di Roma del 2013, Fuori Concorso) e sicuramente non è stato un fallimento commerciale. Ma nemmeno un successone. La domanda ora è: vedremo un sequel? Il finale lo richiederebbe visto che le tre streghe protagoniste sono ancora vive e nella mitologia del film il piccolo niño Sergio dovrebbe comunque essere Il Prescelto, L'Androgino, Il Vendicatore, Il Cavallo di Troia e Frutto del Ventre della Grande Madre. Riusciranno Eva e José, divenuti coppietta borghese, a controllare il suo destino diabolico? Riusciranno Álex de la Iglesia e Carolina Bang a lavorare ancora insieme a questo potenzialmente interessante franchise?