Bad Movie - Suicide Squad, di David Ayer
Il Bad Movie della settimana è Suicide Squad di David Ayer, adattamento da un fumetto DC del 1959 con Will Smith e Margot Robbie
Rock'n'roll Suicide
Non compare l'omonimo gran pezzo di David Bowie in Suicide Squad di David Ayer ma nell'infinita e noiosissima overture per presentarci i personaggi dove ognuno di loro già fa a gara per chi ha l'entrata in scena più cattiva, con la canzone più fica ed esibizionista... ascolteremo in poco meno di mezzora alcuni classici rivisitati o non: The House Of The Rising Sun degli Animals (intro Deadshot), You Don't Owe Me di Lesley Gore rifatta da Grace (Harley Quinn), Simpathy For The Devil dei Rolling Stones (Amanda Waller), Standing In The Rain di Action Bronson & Dan Auerbach + Mark Ronson (intro II di Deadshot), Super Freak di Rick James (intro II di Harley Quinn + Joker durante il loro superveloce e incomprensibile innamoramento), Dirty Deeds Done Dirt Cheap degli AC/DC (Captain Boomerang), Slippin' Into Darkness dei War (El Diablo), Fortunate Son dei Creedence Clearwater Revival (Killer Croc; avreste preferito Crocodile Rock di Elton John?). Il risultato musicale non raggiunge la grazia del medley tra Nicole Kidman e Ewan McGregor in Moulin Rouge (2001) mentre il montaggio non ha la cristallina eleganza orchestrata da Singer/Ottman (anche musicista) per i quattro arresti di fila ne I Soliti Sospetti (1995). Quello che ci ripropone in sala Suicide Squad è quello che ci aveva già proposto a casa: teaser. Stavolta però appiccicati l'un l'altro per una massa stolida di scene che comprenderanno anche un calzamento letterale dei panni del cattivo a ritmo di Without Me di Eminem + Seven Nation Army dei White Stripes (per favorire direttamente i poo po po poo da stadio nel pubblico italiano e non) e infine Bohemian Rapsody dei Queen rifatta dai Panic! At The Disco per una chiusa del film che sembra identica all'inizio e soprattutto... è uguale al trailer. La scelta della hit dei Queen suona emblematica: Bohemian Rapsody è il primo grande videoclip della Storia. Era il 1975. Suicide Squad è l'ultimo film della Storia del Cinema a collezionare capolavori in colonna sonora ma per come lo fa sembra solo un'accozzaglia di eiaculazioni precoci che mortificano quelle note e pompano sterilmente le immagini.
Il film parla di un gruppo di criminali reclutati dal governo per una missione suicida dentro l'Universo DC.
Chi sono?

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Dopo aver compreso che per questa produzione il pubblico soffre di un deficit di attenzione così alto da dover dedicare 30 minuti a 7 teaser per 7 personaggi (June Moon comprende anche l'Incantatrice), arriviamo al primo minuto d'aria per lo spettatore più carcerato dei carcerati e ci riferiamo alla scena in cui Deadshot dimostra a tutti (ancora esibizionismo) quanto è bravo a sparare quando Amanda Waller + Colonnello Rick Flag sono arrivati nel superpenitenziario di Belle Reve per prendere lui e i suoi cattivissimi compagni di cattività. È il primo momento del film in cui non sentiamo la musica come martello o supposta da ricevere dolorosamente per introdurci alla supposta telegenica malignità dei protagonisti.
In quel momento Suicide Squad comincia a presentare allo spettatore, senza l'ausilio di fanfare, i suoi membri.
Deadshot: un killer a pagamento ovviamente interpretato da Will Smith come fosse la persona più buona, carismatica, gioviale e onorevole del mondo (mai un momento di sgradevolezza per tutto il film), con odio profondo quanto poco spiegato per la ex compagna (primo indizio di misoginia della pellicola) e amore incondizionato per una figlia che riesce contemporaneamente a rimproverarlo e a volergli bene senza mai variare una singola espressione facciale. Smith è oggi un attore così poco coraggioso da cercare in ogni momento l'approvazione dello spettatore creando un Deadshot battutaro (la sua rivalità umoristica è con Flag), elegante, amicone (in primis di Harley Quinn) e leader nato (se entra in un bar a farsi uno shottino, tutti lo seguono). Abbiamo sempre adorato la capacità di Smith di portarci dalla sua parte fin dai tempi di Willy, il Principe di Bel-Air (1990). Ma per questo film e soprattutto questo personaggio c'era bisogno di un pizzico di autocritica in più e circa dieci quintali di ricerca del consenso in meno. Ma Smith ne è totalmente incapace ed Ayer non è riuscito a iniettargli di nascosto del salvifico veleno. Forse, ormai, è più un politico che non un attore. A 48 anni e con il suo talento la cosa sta diventando più ridicola e triste della nuova faccia rifatta di sua moglie in Magic Mike XXL.
Non si può recitare volendo vincere le elezioni a ogni inquadratura. È un altro mestiere.Harley Quinn: è Margot Robbie ma sembra tanto Anne Hathaway. Forse troppo. Era una psichiatra fatalona innamoratasi perdutamente di un criminale più ridicolo che minaccioso, e soprattutto più Lady Gaga che Lord Byron, di nome Joker, il quale più che traviarla l'ha trasformata nella cosplayer di sé stessa. La loro storia d'amore poteva e DOVEVA essere il cuore matto di questo film. Dovevamo ammirare con timore borghese una coppia di amanti passionali, autolesionisti, sexy e spaventosi alla Bonnie & Clyde, Sid & Nancy, Kurt & Courtney, Alex & Martina ("la coppia dell'acido" della cronaca nera italiana). Invece Ayer non cattura l'amore estremo e non si avvicina mai a quel fuoco. Non ci fa sentire cosa dice Joker di così interessante all'Arkham Asylum per sedurre la Dottoressa Harleen Quinze (è pazza o solo idiota?; interrogativo che ti poni per tutto il film), non enfatizza l'eye contact (perché abbiamo l'impressione che Joker non guardi nemmeno troppo negli occhi la bella Harley lungo i 123 minuti del film???) e soprattutto semina per Suicide Squad stranianti e suicide incongruenze completamente in contraddizione con il melò punk che vorrebbe venderci. Perché Joker lascia l'abitacolo della macchina in fretta e furia dopo aver lanciato il veicolo in mare abbandonando Harley al suo destino (non sa nuotare) nonché al Batman di Affleck? Come mai Joker sembra sempre infastidito/annoiato più che incuriosito/eccitato da Harley rafforzando nella nostra testolina freudiana che sia forse più interessato al triangolo di Phil Jackson tanto decantato da Deadshot che non al triangolo rovesciato alla Neon Demon simbolo di sessualità femminile? Quella caduta insieme in un acido che sembra orrido pudding della nonna è per Puddin (nomignolo di lei a lui conservato intelligentemente da versione originale a italiana) l'ennesima scocciatura procuratagli da quella rompiscatole di Harley o un atto di squilibrato ma autentico romanticismo malato? Per come recita Jared Leto (Joker)... non hai dubbi: a lui Harley non interessa.
È un grande peccato e forse l'errore principale di tutto il film: quell'amore psicopatico era importante. Qui è tutto finto. O meglio: al sentimento di Harley quasi quasi ci credi grazie all'investimento di Margot Robbie. Al sentimento di Joker... mai. Questo mortifica il personaggio femminile facendola risultare, ripetiamo, non pazza. Solo cretina. Secondo, fortissimo, indizio di misoginia dell'operazione.Captain Boomerang: Jai Courtney è un altro che ha carisma da vendere, altrimenti non avrebbero mai provato ad inventarlo come figlio di John McClane (Die Hard - Un Buon Giorno Per Morire, 2013). Qui è mortificato come ladro egoista flashato da Flash (Ezra Miller sì che non vediamo l'ora di vederlo di più!) con inseparabile unicorno di peluche, brutti riccioli e un carattere troppo frivolo ed erratico che varia stancamente dallo smargiasso al disperato e viceversa. Così superficiale che ogni sua battuta diventa, a lungo andare, completamente inutile come lui.
El Diablo: Jay Fernandez è così anonimo da sembrare uno di quelli che adoravano Superman in Messico truccato da scheletro in quello stranissimo momento di Batman v Superman: Dawn Of Justice di Snyder in cui ti rendevi conto che con quei lovers l'Uomo d'Acciaio non sarebbe poi durato più di tanto. Gnappetto, magrolino e spesso in canottiera, si rifiuta di mostrare le sue qualità pirotecniche agli altri (sembra Michele Apicella in Ecce Bombo: "Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?"). Ha sempre il broncio di un bambino che ha deciso controvoglia di diventare pacifista e non si capisce proprio come faccia a sopravvivere a mille scontri senza che nessuno lo tocchi fino al momento in cui, verso la fine, prenderà finalmente fuoco e darà una mano alla Suicide Squad. Quando parte il flashback in cui confessa l'orrendo crimine di aver ucciso moglie e figli... Ayer sceglie un'attrice così antipatica e respingente come consorte (indizio di misoginia numero tre abbinato, anche, alla solita mossa in sceneggiatura di far vedere la donna del gangster lamentarsi out of the blue del mestiere del marito per giustificare la giusta furia del maschio contro l'ingrata bastarda) e un setting casalingo così squallido e kitsch da farci pensare: "Ehi Diablo... io al posto tuo io avrei dato fuoco a moglie, figli e mobili almeno una settimana prima!".
Killer Croc: il make up sul viso di Adewale Akinnuoye-Agbaje non è male anche se avremmo voluto vedere qualche dettaglio in più di quelle mandibole in azione. Sotto il vestito da coccodrillo umano con faccia dal sapore di porcellana maculata... niente. Di lui sapremo che gli piacciono i televisori ultrapiatti, la tv via cavo e i perenni ricatti di Amanda Waller (speriamo in futuro nasca un rapporto sadomaso tra i due). Nel momento clou nuoterà nelle fogne liberandosi delle felpine sintetiche da gangster russo con cui se ne va in giro. Pensa anche di essere bellissimo. Ma ogni volta che deve andare oltre un ringhio... appare senza mordente.
Nel caso suo, è una mancanza grave.Slipknot: Adam Beach è l'indiano sacrificabile. Un tempo toccava agli afroamericani. Bisogna far vedere che l'idea rubata a 1997: Fuga Da New York delle microbombe impiantate nel collo della Suicide Squad per non farli scappare... è vera. Basta una mezza parola di Captain Boomerang (i due non paiono nemmeno conoscersi) ed ecco Slipknot fare la figura, per l'ennesima volta, più del cretino che non del cattivo.
Non degno nemmeno di un intro musicale.
Gli Altri
Katana: Karen Fukuhara compare come angelo custode del Colonnello Flag e quindi tecnicamente non fa parte della Suicide Squad. Darà comunque una mano a tagliare la mano del fratello gigante in cgi dell'Incantatrice. Pare che l'anima del marito riposi nella sua Katana mentre Captain Boomerang vorrebbe assaggiare il corpo di Katana stessa. Ma come sempre capita con qualcosa detta dal buon Boomerang... dopo due secondi te la dimentichi.
Succede a noi, a lui e probabilmente anche alla vedova giapponese.Colonnello Rick Flag: lo svedese Joel Kinnaman strabuzza gli occhi per tutto il film facendo lo stressato/frustrato. Ha un coinvolgimento personale nella faccenda. La sua integrità di soldato lo mette in contrapposizione con il killer a pagamento Deadshot, il quale lo umilia e prende in giro in ogni scambio verbale (esigenze contrattuali di Will Smith, evidentemente). In teoria è il protagonista della terza grande storia d'amore lui & lei del film dopo Harley/Joker e Deadshot/Figlia Inespressiva ma anche la sua love story non ci scalda più di tanto.
June Moone + Incantatrice: sarà che il montaggio isterico del film spezzetta tutte le performance e tritura letteralmente lo screen time e sarà che la fotografia deve essere scura ai massimi livelli... ma di Cara Delevingne non abbiamo percepito quasi nulla nel film se non il nome scritto nei credit. Come Dottoressa Moon è insignificante e come Incantatrice... è difficile distinguere qualcosa essendo la stregaccia vestita di nero, dalle sopracciglia folte, circondata da una nuvola di "qualcosa" (sembrano mosconi infuocati) e con la pelle coperta da strati di lordume che fanno pensare a un'igiene personale non proprio impeccabile. Se la vedi non hai mai paura.
Al massimo senti la necessità di farti una doccia.Amanda Waller: buon sangue non mente. La "mamma" della Suicide Squad è la cattiva da contratto più noiosa e stancante di tutto un film abitato da cattivi noiosi e stancanti. "Cosa accadrebbe se il prossimo Superman diventasse un terrorista?" la vediamo chiedere con occhi lagnosi in mezzo a pezzi grossi governativi dalle facce non particolarmente sveglie in un inizio di film in cui Amanda scala le gerarchie magnificando il suo progetto Argus prima in ristoranti semideserti e poi in sale riunioni top secret dove convincerà definitivamente i capi mostrando le doti da Nightcrwaler de l'Incantatrice, in grado di teletrasportarsi nella camera blindata del Ministero della Difesa a Theran (wow!). Amanda fonda sul ricatto l'allestimento della sua lega di gentlemen straordinariamente cattivi mentre Bruce Wayne parla di amicizia come sentimento attraverso cui formerà la sua rispettiva squadra (occhio che l'amicizia sarà la motivazione attraverso cui pure Harley Quinn baserà la sua reazione violenta e decisiva contro l'Incantatrice). Dovevano essere tutti cattivi e invece sembrano tutti credere molto nell'amicizia. Anche la Waller farà a gara con i suoi "bambini" a chi dice la cosa più truce con l'espressione più antipatica. Pesantissima Viola Davis, non coerente nella recitazione (perché quel sorrisetto di intimo piacere sbarazzino quando l'Argus viene sbloccato visto che prima e dopo nel film ha scritto sulla faccia lagnosa a lettere gigantesche: "Faccio quello che faccio solo ed esclusivamente per la sicurezza nazionale e da donna afroamericana è stato ancora più difficile farmi accettare in questo ruolo"?) e sempre un po' troppo composta con il suo tailleur da governativa spietata anche dopo che l'Incantatrice l'ha rapita infilandole dei rami magici nella testa.
Joker: sta in un film tutto suo. Non era facile proporre qualcosa di nuovo dopo Jack Nicholson e Heath Ledger ma questo gangster ipercolorato balla con se stesso per tutta la pellicola senza dare mai la sensazione di condividere qualcosa con gli altri personaggi. In teoria... dovrebbe avere un'originalissima storia d'amore mai vista prima al cinema per il supercriminale ispirato al Gwynplaine di Conrad Veidt ne L'Uomo Che Ride (1929) di Paul Leni.
Avevano oro nelle mani sia Ayer che Leto ma hanno deciso di infilarlo in bocca a una Diva isterica, anaffettiva e sessualmente anonima perché sempre e solo tutto fumo e niente arrosto (fa anche molto ridere per quanto è pomposo nella scena in elicottero con Harley prima di ruzzolare in modo ridicolo ringhiando come un bamboccio che rosica).
Conclusioni
A tutto ciò aggiungete: zero gravitas storico-sociale (Superman è morto ma non sembra fregare poi molto a nessuno dentro il sempre algido e insensibile Universo DC), una Midway City senza alcuna personalità urbanistico-architettonica degna come location di Resident Evil, attori di contorno scialbissimi (chi è quel medico rapito e come cavolo indossa la cuffietta? Perché il tuttofare di Joker pare il sosia del povero Ike Barinholtz, qui la cosa migliore e realmente più cattiva del film grazie alla sua spregevole guardia Griggs di Belle Reve), scene d'azione rumorose senza un briciolo di sorpresa e vivacità, cgi non proprio sopraffina (occhio ad alcune espressioni scemissime dello statuario fratello in cgi dell'Incantatrice) e mostri veramente brutti (David Ayer aveva sognato creature con teste ricoperte di occhi per gli EA ma a noi è sembrato di vedere solo umanoidi con testoni di roccia sintetica non organica).
Forse con il sequel di Suicide Squad rated R il bravo David Ayer riuscirà a fare un cinecomic sporco e cattivo. Per ora gli è venuto fuori solo un film brutto e antipatico.