Bad School - Guardia Del Corpo, di Mick Jackson
Il Bad School della settimana è Guardia Del Corpo, successone del 1992 in cui Kevin Costner e Whitney Houston fecero innamorare mezzo mondo
David Roberts
Guardia del corpo della compianta Whitney Houston dal 1988 al 1995. Gallese, classe 1953, ex sergente di Scotland Yard, utilizzato anche dal governo inglese come cecchino. Nel documentario Whitney di Nick Broomfield e Rudy Dolezal è una figura quasi comica, e trattata con sarcasmo dal regista inglese, soprattutto quando ricorda il suo passato come bodyguard della notissima popstar del New Jersey dandosi una grande importanza, chiudendo ogni frase con aria molto ammiccante nei confronti della cinepresa e commentando il noto film diretto da Mick Jackson che vide la Houston protagonista di un thriller patinato in cui aveva una storia d'amore con il suo agente della sicurezza in questo modo: "Il film riassume in 120 minuti 6 anni di lavoro al suo fianco. È molto fedele circa il nostro rapporto tranne che per due licenze poetiche: 1) non abbiamo mai fatto l'amore 2) non ho mai preso un colpo di pistola al posto suo".
Roberts fu bruscamente allontanato dalla cantante quando redasse, con il massimo zelo e l'obiettivo di aiutare un'artista cui si era affezionato, un report durissimo nei confronti dell'abuso di stupefacenti come stile di vita costante in casa Houston soprattutto da quando la popstar aveva conosciuto il futuro marito Bobby Brown. Ma tutti sanno quanto, prima di quel doloroso licenziamento, la Houston e lui avessero maturato un rapporto di tenera amicizia con lei che una volta gli scrisse una nota che fece passare sotto la porta della camera d'albergo dove la sua bodyguard riposava. Cosa c'era scritto su quella nota? Cinque parole.
I Will Always Love You
Kevin Costner è chiave per la realizzazione del film. In quel momento è un re a Hollywood. Dopo essere cresciuto sempre di più come attore negli '80 dopo lo shock della nota rimozione del suo personaggio Alex Marshall dal final cut de Il Grande Freddo (1983), il ragazzo di Lynwood, California aveva spiccato il volo come attore con una progressione inarrestabile rappresentata da Fandango (1985; è il leader di un gruppo di collegiali texani), Silverado (1985; un cowboy simpatico che sogna la California), Gli Intoccabili (1987; un agente federale contro Al Capone), Senza Via Di Scampo (1987; ufficiale della Marina Usa accusato di spionaggio), Bull Durham (1988; giocatore di baseball veterano impegnato in lunga scena di sesso con Susan Sarandon), L'Uomo Dei Sogni (1989; contadino dell'Iowa in contatto con giocatori di baseball morti)... e poi Balla Coi Lupi (1990), sua prima regia. L'esordio dietro la macchina da presa aveva generato 7 Oscar tra cui Miglior Film e Regia. Stiamo parlando dunque di un star onnipotente quando comincia a pensare di produrre Guardia Del Corpo (1992). C'è una sceneggiatura di Lawrence Kasdan (lo sceneggiatore de L'Impero Colpisce Ancora e I Predatori Dell'Arca Perduta è colui che tagliò Costner dal montaggio finale della sua seconda regia Il Grande Freddo) addirittura scritta nei '70 immaginando Steve McQueen e Diana Ross come protagonisti. Costner vuole qualche aggiornamento, poi sceglie la popstar del momento ("Sono contento di aver introdotto la mia amica Whitney Houston al mondo del cinema" dirà in seguito confermando il suo ruolo chiave nell'intera operazione), chiede che la sua immagine venga "mcquenizzata" il più possibile come protagonista (ecco quel taglio di capelli così brutale che irritò molto critici e sollevò derisioni quasi come accadde con Tom Hanks ai tempi de Il Codice Da Vinci), colloca l'inglese Mick Jackson come shooter in cabina di regia e addirittura spinge, con la Houston, per l'utilizzo come canzone di punta del film quella ballata country di Dolly Parton del 1973 intitolata I Will Always Love You nella versione di Linda Ronstadt del 1975.
Tutto è pronto per un film che, visto oggi, appare appartenere a un'altra epoca.
1992
Era l'anno di Basic Instinct, La Mano Sulla Culla, La Moglie Del Soldato e Analisi Finale. Thriller commerciali per adulti con ammiccamenti sessuali e qualche scena disturbante senza che la torta andasse di traverso al largo pubblico nella mente dei realizzatori. All'epoca dunque esisteva un prodotto audiovisivo per maggiorenni (oggi praticamente assente da Hollywood e presente solo in tv), sorretto totalmente dal divismo garantito di un Costner in costante crescita + la novità rappresentata dalla bellissima Houston attrice (oggi le star portano ancora il pubblico in sala vedi risultati non eccezionali di The Passengers?). Nel momento in cui l'agente di scorta di Ronald Reagan Frank Farmer (Kevin Costner), traumatizzato dal non essere stato presente durante l'attentato al Presidente del 30 marzo 1981, viene assunto come guardia del corpo dalla popstar Rachel Marron (Whitney Houston), è totalmente assente una problematica razziale nell'incontro-scontro tra la guardia del corpo bianca amante del cinema di Kurosawa (i due andranno a vedere insieme La Sfida Del Samurai al cinema) e la popstar nera dall'entourage bigger than life. Quello di Mick Jackson (bravo recentemente con il processuale La Verità Negata e autore dell'adorabile Pazzi A Beverly Hills giusto l'anno prima nel 1991) è un high concept movie come pochi, diretto, elementare nella trama, con le scene chiave messe tutte al posto giusto e un climax alla Notte Degli Oscar (c'è solo Debbie Reynolds nei panni di se stessa; erano tempi meno meta) che più ridicolo non si può. Nella pellicola saranno presenti battibecchi (Franck e Rachel non si piacciono immediatamente), scazzottate (bellissima quella tra Frank e il suo predecessore Tony), scene di un erotismo metaforico dannatamente kitsch (per eccitarla al punto giusto, Frank lancia in aria un foulard di Rachel per dimostrarle quanto è affilata la lama della sua spada katana personale; chi vuol capire capisca), inseguimenti paradossali (Frank corre dietro un suv scapicollandosi per la tenuta di Rachel senza che ci sia un ben chiaro motivo), villain più scemi che credibili (Tomas Arana ancora perfido dopo il successo del finto cuoco sabotatore in Caccia A Ottobre Rosso) e azzeccati non protagonisti (saporito Ralph Waite nei panni del papà di Frank, ignaro del mondo dello spettacolo perché perso tra le montagne e funzionali l'ex Spandau Ballet Gary Kemp come cinico agente di Rachel nonché Christopher Birt come autista della cantante e nuovo sidekick del nostro eroe).
Quando Frank porta via Rachel da un concerto futurista in cui la donna ha cercato di essere un robot dominatrix (con parallelismi con la Eva di Metropolis), improvvisamente lei torna ad essere la donzella in pericolo salvata dal cavaliere senza macchia, accoccolata tra le sue braccia e con il viso nascosto dietro quello di lui, mentre il maschio la tiene virilmente in braccio trascinandola fuori dal caos del mondo, proteggendola amorevolmente.
È l'immagine più ricordata ed efficace di un film grossolano come pochi ma anche piacevolmente vecchio stile, con qualche guizzo di Kasdan in sceneggiatura (politici e mondo dello spettacolo? Sono la stessa cosa) soprattutto se rivisto dall'ottica del presente.
Conclusioni
Mille citazioni e parodie fino ai nostri giorni (date un'occhiata al poster di The Hitman's Bodyguard ad agosto 2017 nei cinema), la canzone dei titoli di coda I Will Always Love You pronta a scalare le classifiche di tutto il mondo, 411 milioni di dollari di incasso worldwide a fronte di un budget di 25, due nomination all'Oscar (zero vittorie) e sette ai Razzies (zero vittorie pure lì). È nato da appena un anno l'MTV Movie Award e nel 1993 Guardia Del Corpo porta a casa sia Miglior Film che Miglior Canzone (ovviamente I Will Always Love You).
Frank e Rachel si baciano tanto (ma male) nel finale dopo che lui ha preso una pallottola per lei agli Oscar.
La Houston sa recitare? Sì, decisamente. Bello lo sguardo lascivo e piuttosto esplicito che lancia subito a Frank quando lo vede per la prima volta. La carriera era spianata per la figlia di Cissy Houston e cugina di Dionne Warwick. Peccato che già sul set del successivo Donne (1995)... arrivi un'overdose della nostra durante le riprese a togliere fiducia ad Hollywood nei confronti della popstar nera che piaceva ai bianchi nei rampanti anni '80.
Costner, dal canto suo, avrebbe affrontato solo tre anni dopo il disastroso Waterworld (1995).
Ma nel 1992 si vedeva chiaramente che entrambi erano così forti da essere uno il bodyguard dell'altro.