Ben Stiller non fa ridere l'Europa?

Lo sostiene La Stampa, nella sua recensione di Un microfono per due, nonostante gli ottimi risultati di serie come Una notte al museo e Ti presento i miei. Intanto, scopriamo chi ha ispirato Iron Man e ancora qualcosa su Toy Story 3...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Ennesimo articolo de La stampa intitolato 'Il caso'. In questo 'caso', è la "nuova moda americana" del karaoke al cinema, con film cantati dal pubblico. Un esempio? Grease. Un altro esempio? Non c'è. Si elencano alla rinfusa dei musical a Londra (che mi pare non si trovi negli States) o magari una proiezione di Beverly Hills Chihuahua in cui il pubblico veniva accompagnato dai cani (embé?). Insomma, una moda legata a un solo film, ossia un ossimoro. Poi, per dire che il cinema tradizionale è in crisi, il fatto che quest'anno sono stati "staccati appena 309 milioni di ingressi, il 3% in meno del 2009". Appena? Crisi per un misero 3%? Dopo un'annata record come quella del 2009?

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Come mi segnala Roberto Gallaurese, nella recensione (non firmata) di Un microfono per due uscita su La stampa, si dice che:

Ben Stiller è un esempio dell’abisso che può separare due continenti, quello americano e quello europeo. Negli Stati Uniti piace e fa ridere, in Europa no, oppure poco.

Bah, a vedere i dati italiani non si direbbe che il pubblico italiano lo detesti. Una notte al museo ha ottenuto più di 11 milioni, il sequel ne ha fatti 7, Mi presenti i tuoi? più di 14 milioni, mentre l'originale Ti presento i miei più di 10. Insomma, forse chi ha scritto la frase sopra l'ha confuso con Adam Sandler. Anomalo anche il titolo "Ben Stiller canterino dedicato ai fan di Glee". Peccato che la pellicola sia del 2008, quando Glee non esisteva...

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Invece, il lettore anthony_stark sul forum ci segnala questo articolo del corriere.it:

ancora ieri Elon Musk era soprattutto Mr «Iron Man», il genio ascetico e tenebroso che aveva ispirato al regista Jon Favreau il personaggio di Tony Stark: l’imprenditore- scienziato che, per proteggersi da una menomazione fisica e sottrarsi a un rapimento, si chiude nella corazza dell’«uomo d’acciaio».

Diciamo che così è un po' ambigua, Favreau ha detto di essere stato ispirato a Musk (qui la sua pagina di Wikipedia) per il film, ma il rischio, scitta così, è che si capisca che il personaggio di Tony Stark creato dalla Marvel sia stato ipirato a Musk (grazie a Nicola nei commenti per la correzione). Ovviamente, Uomo d'acciaio andrebbe meglio per Superman che per Iron Man (come giustamente fa notare Alexian nei commenti).

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Sul Corriere di sabato si svela il cammeo di Schwarzenegger e buona parte della trama di Expendables. Ringraziamo sentitamente Giovanna Grassi...

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Ogni tanto, succedono cose imbarazzanti nelle redazioni dei giornali. Esempio. Da mesi vengono pubblicate denunce e lamentele di addetti ai lavori sui mancati finanziamenti al cinema, quasi sempre (a parte qualche giornale di destra) urlando alla morte della cultura e altri scenari apocalittici. Bene, adesso che Aurelio de Laurentiis (ossia una persona che nessuno vuole far incazzare) si è scagliato contro i finanziamenti pubblici, per qualche strano motivo nessuno sui quotidiani lo massacra. Coerenza, eh?

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In questi giorni, molti hanno parlato del nuovo film con Monica Bellucci, L'apprendista stregone. La cosa bella è che, mentre diversi giornalisti lo descrivevano come un megaprogettone, intanto in America la pellicola faceva segnare incassi mediocri. Ma pare proprio che nessuno li avesse letti (o avesse voglia di farlo).

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Sempre della serie 'cose strane', i giornali italiani, dopo aver ripreso l'assurda polemica su Toy Story 3 'sessista e omofobo', adesso nelle recensioni amano citare la polemica definendola stupida. E ditelo ai vostri colleghi generalisti, così magari la prossima volta non spacciano le dichiarazioni di una megalomane in cerca di pubblicità come quella "delle femministe americane". Sempre su questo film, strano infortunio de il Fatto quotidiano (di solito molto più attento nei pezzi), che titola "L'ultimo miracolo della Pixar incassa 600 milioni di dollari", ma poi nell'articolo parla di "quasi 500". Probabilmente pezzo e titolo sono stati fatti in giorni diversi...

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Curioso pezzo su Libero a proposito della 'tendenza' di presentare film romantici quest'estate. Peccato che l'unica tendenza delle estati italiane sia quella di liberarsi dei fondi di magazzino, di qualsiasi genere siano...

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Mariarosa Mancuso parla sul Foglio di Predators e lo definisce il "quarto film della serie". Difficile capire il conteggio, considerando che o è il terzo o è il quinto (se vogliamo metterci anche i due Alien vs. Predator).

Vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema  

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