Cosa vorrei nel sequel di Avatar

Da qualche settimana, Avatar è diventata la pellicola coi maggiori incassi di tutti i tempi, ma non ha convinto tutti per la sua storia e la sceneggiatura. Ecco le mie speranze per il secondo capitolo...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Dando per scontato che l'aspetto visivo/scenografico di Avatar 2 (o come si chiamerà) sarà ancora una volta di altissimo livello (e quindi una nuova rivoluzione/avanzamento per quanto riguarda la tecnologia), ci sono diversi aspetti che vorrei venissero migliorati nel secondo capitolo. Eccoli:

  • Niente due ore e quaranta di lunghezza obbligatoria. Va benissimo una durata da pellicola epica se la cosa è giustificata da una trama complessa e variegata, ma altrimenti va bene un minutaggio da pellicola normale se non c'è bisogno. Insomma, miente autoindulgenze, anche se mi rendo conto che limitare Cameron, dopo i risultati del primo film, per un produttore è ormai impossibile...

  • E' chiaro che la popolazione dei Na'Vi è soltanto una piccola fetta di Pandora, come possiamo capire quando si tratta di organizzarsi per la guerra contro gli invasori umani. Si può sperare (e in effetti questa sembra la strada che si prenderà, andando anche oltre il pianeta di Pandora) che avremo modo di conoscere meglio queste popolazioni e le loro usanze, così come un mondo che sembra anche più variegato e straordinario di quello che già abbiamo visto. Insomma, se Terra di Mezzo deve essere, fatecela scoprire bene!

  • Una trama più elaborata e meno abusata (Pocahontas, Balla coi lupi, L'ultimo dei mohicani, aggiungete altri 4-5 titoli a piacere). In questo film, probabilmente, si è cercato di tranquillizzare i responsabili della Fox (che dovevano investire una cifra mai vista in un unico titolo) con una storia semplice (anche da seguire) e che non presentasse elementi troppi rischiosi, magari con un occhio di riguardo verso i giovanissimi. Tutto accettabile, ma sarebbe fantastico che, in questo secondo episodio (e in eventuali futuri), l'asticella si spostasse verso l'alto e si puntasse a un'operazione più complessa.

  • Personaggi più complessi e approfonditi. Mi dispiace, ma una delle grandi mancanze di Avatar è il fatto che quasi tutti i protagonisti siano monodimensionali e/o poco funzionali, con menzione speciale per Sigourney Weaver, la cui utilità nella storia rimane francamente un mistero. Ma anche il colonnello incarnato da Stephen Lang (eccessivamente fanatico per essere credibile, soprattutto considerando quanto era sbagliata la sua tattica militare) o il pilota con il volto di Michelle Rodriguez (che, non si sa perché, simpatizza con i ribelli di punto in bianco). Insomma, a parte i due piccioncini protagonisti, non abbiamo visto figure molto complesse.

Insomma, ci sono molte cose che ognuno di noi si aspetta dal sequel di Avatar. Nell'attesa, l'importante, come bene ha detto il magnate Rupert Murdoch, proprietario della 20th Century Fox, è non trattenere il respiro, visti i tempi di Cameron...

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