La Disney dei videogiochi che guarda sempre al cinema
Alla scoperta dei capi saldi di Disney Infinity 2.0, tra smanie da collezionisti e cross-medialità
Articolo a cura di Lorenzo "Kobe" Fazio
Mentre gli occhi sono già puntati su Big Hero 6, nuovo film d’animazione il cui approdo nelle sale nostrane è previsto per il 18 novembre, Disney ha da poco terminato sviluppo e lancio della sua ultima creatura videoludica. Se i fan di Star Wars si domandano quando avverrà l’esordio del brand su PS4 e Xbox One e quelli di Epic Mickey hanno perso le speranze di veder proseguire la saga, la multinazionale ha concentrato tutte le sue forze su Disney Infinity 2.0.Anticipato da una campagna pubblicitaria alquanto singolare, il prodotto, che ha raggiunto proprio in questi giorni i negozi, è quanto di più cross-mediale e “cross-generazione” si possa immaginare. La tentazione sarebbe quella di bollarlo come un mero clone di Skylanders: capostipite di un genere che vede una stretta iterazione tra l’azione sullo schermo e l’utilizzo di action figure da posizionare sulla superficie di una periferica che, sfruttando la tecnologia NFC, riproduce nel mondo virtuale il personaggio scolpito nella statuina. In realtà la casa di Topolino ha visto ben più in là di Activision.
Mentre il diretto competitor si è “limitato” a creare un giro d’affari da capogiro (quasi 2 miliardi di fatturato tra starter pack e espansioni vendute), Disney in questo business ha visto il futuro: lo stesso che vogliono imporre PS4 e Xbox One con le loro funzioni multimediali.All’evento di lancio di Disney Infinity 2.0 di una settimana fa, avvenuto nel quartier generale dell’azienda a Milano, abbiamo avuto modo di dare una sbirciata a questa vera e propria visione, grazie a una rapida panoramica sulle ambizioni e obiettivi su cui poggia l’intero progetto.
La strategia principale verte sul fare gola ai collezionisti. Le statuine di Iron Man, Thor, Capitan America e compagnia bella sono semplicemente stupende. I personaggi Marvel, fedeli nei costumi indossati alle controparti viste in azione negli ultimi lungometraggi ad essi dedicati, sfoggiano proporzioni vagamente deformate e una cura realizzativa impareggiabile. I protagonisti dei cartoni Disney, al contrario, sono fedeli in tutto e per tutto al character design che conosciamo bene, nonostante sia evidente il vago addolcimento del tratto subito dai volti dei villain. La tentazione di acquistarli tutti sarà ulteriormente fomentata dalla cadenza (diabolicamente) regolare con cui verranno rilasciate nuove action figure. A ottobre sarà il turno di Hulk. Poi entro Natale toccherà a Hiro, Trilli, Malefica, Aladdin, Jasmine, Loki, Ronan e Paperino: in assoluto la statuina più adorabile di tutte. Da Marvel ai Classici: un ampissimo spettro di pubblico potenzialmente interessato all’offerta, estremamente eterogeneo per età e gusti. Nulla di nuovo rispetto a quanto perseguito dal prequel, quando i personaggi coinvolti spaziavano da I Pirati dei Caraibi a Toy Story.
La parola magica, tuttavia, è convergenza. PS4 e Xbox One si impegnano e si impegneranno sempre più nell’offrire un notevole flusso di contenuti multimediali al proprio audience. Originals, di Microsoft, si prospetta come un canale interattivo (in “onda” esclusivamente su console), che proietterà serie TV e documentari tratti da alcune IP videoludiche come Halo, Gears of War e Fable. Sony risponderà per le rime, sfruttando il vantaggio della portabilità di PS Vita per invogliare gli utenti ad usufruire di contenuti esclusivi come il serial tratto da Power: fumetto abbastanza noto agli appassionati del genere.
Il concept di Disney Infinity si sviluppa sulla medesima linea di pensiero: quanti fan de I Guardiani della Galassia, magari dopo essersi goduti il film in prossima uscita, non bruceranno dalla voglia di esplorare la stazione interdimensionale Ovunque riprodotta e inserita in una delle campagne del gioco? Quanti saranno sopraffatti dal desiderio di provare l’ebrezza di planare sui tetti della New York di Avengers nei panni di Iron Man o Thor? Anche in questo senso le espansioni avranno il loro peso: già ci immaginiamo un nuovo set di livelli ambientato nell’universo di Star Wars, pubblicato in concomitanza con l’esordio nelle sale di Episodio VII; nuove statuine rilasciate ad ogni lungometraggio natalizio; nuovi tool per il Toy Box che tireranno in ballo qualche classico non ancora proposto.
Le possibili interazioni tra videogioco e brand di Disney sono molteplici e facilmente riadattabili alle strategie impiegate. Già nella finestra di lancio è evidente come l’attenzione sia focalizzata verso il nuovo audience di appassionati di super eroi e consumatori abituali di fumetti. Oltre agli Avengers e i protagonisti de I Guardiani della Galassia, tra starter pack e prime espansioni ci verranno proposti alcuni personaggi facenti parte dell’universo di Ultimate Spiderman: oltre al protagonista, potrete vestire i panni di Venom e Green Goblin.
Disney non si è mai tirata indietro quando si tratta di innovazione. Anche nel caso del nuovo “fenomeno Skylanders” ha risposto prontamente, fiutando immediatamente l’affare. Il concept alla base di Infinity è talmente sconfinato e continuamente modellabile che anche gli amanti di cinema e fumetti, in un modo o nell’altro, finiranno per dargli un’occhiata. Del resto se sempre più film adottano scelte registiche e stilistiche ereditate dal mondo delle console e i videogiochi, sin dall’alba dei tempi, si rifanno al cinema nello storytelling, perché non sviluppare questa stretta interconnessione anche in altri ambiti?