I personaggi di Harry Potter hanno sempre 12 anni?

Classico articolo semiscandalistico sul personaggio di Hermione Granger e sull'attrice che la interpreta, Emma Watson. Inoltre, nel nuovo Quinto potere il 'successo' dell'A-Team e dei film tutti al femminile...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Cosa faremmo senza gli articoli che puntano allo scandalo, magari quelli in cui si parla in maniera sconvolta dei giovani interpreti che, a un certo punto della loro carriera, come naturale optano per parti più adulte? Ovvio che la scelta di Emma Watson di girare un film tosto come The Perks of Being a Wallflower non passasse inosservata. Così, Giorgio Carbone, domenica 20 giugno, parlando dei progetti futuri di diverse attrici, si concentra soprattutto sull'interprete di Harry Potter, di cui dice:

soprattutto la possibilità di pareggiare sullo schermo la propria età anagrafica (vent’anni, mentre il “Potter” la inchiodava a dodici e le precludeva ogni velleità amatoria).

La serie Potter andava avanti ma lei purtroppo era costretta, benché maggiorenne nella vita, a comportarsi come una pupattola ignara di cicli mestruali.

La perla di Quinto potereQualcuno spieghi a Carbone che i protagonisti di Harry Potter crescono di film in film (o di libro in libro). D'altronde, farli sembrare ancora dodicenni sarebbe ormai dura, altro che incantesimi. Che poi la saga non punti sul sesso sfrenato è ovvio, ma essendo intrattenimento per famiglie è una scelta naturale, non certo perché i personaggi "sono inchiodati ai 12 anni". Peraltro, l'articolo ha il solito tono "vi rivelo i segreti delle star, che io conosco benissimo"...

Ah, ovviamente non è il caso di dimenticare il 'Tuttotrama' che lo stesso Carbone sabato 19 giugno dedica all'A-Team. Complessivamente, la perla di oggi non può che essere sua. E sempre a proposito dello stesso film Antonio Angeli, nella sua recensione uscita sul Tempo venerdì 18, ci dice che:

Il film è tanto, tanto, tanto piaciuto agli americani che l'hanno subito fatto balzare al secondo posto della classifica dei film più visti...

Un espertone di box office, in grado di capire bene il 'successo' di una pellicola, eh? Lo dimostra anche la frase conclusiva dell'articolo:

A-Team la prossima settimana sarà sul podio dei film più visti in Italia come negli usa? Se sì vuol dire che i gusti del pubblico, come tante altre cose, sono ormai globalizzati.

O forse vuol dire che non c'era un cavolo d'altro da vedere...

Lorenzo Soria scrive anche per l'Espresso da Los Angeles e dimostra che è 'fondamentale' stare sul posto in un articolo sulla 'nuova tendenza' di puntare sulle attrici per aprire un film, soprattutto per attirare il pubblico femminile. Ovviamente, nomi importanti e concreti (Meryl Streep, Sandra Bullock, la saga di Twilight) affiancano altri improbabili nel ruolo di regine del botteghino, come Evan Rachel Wood, Emily Blunt, Sigourney Weaver e Anna Kendrick, di cui viene citato Scott Pilgrim vs. the World, pellicola di cui non è certo protagonista e che è rivolta chiaramente a un pubblico maschile. Anche Kristen Stewart, di cui si dice che "sta girando Runaways" (forse nuove scene per la versione extended, ceeeerto...), è difficilmente catalogabile come una stella che porta la gente al cinema, visto che a parte la saga di Twilight non ha avuto successi (ne avevamo parlato qui).

Stefania Rossini nel suo colloquio con Paolo Sorrentino sull'Espresso, in poche righe riesce a passare da "è un giovane uomo di talento" a "ha appena festeggiato i 40 anni". Il punto è chiedersi se c'è qualcosa che non va, forse per molti in Italia non si tratta di un errore...

Lo spoileratore supremo di oggi è invece Alberto Crespi, che sull'Unità del 18 giugno ci rivela tutta la trama di About Elly e, non contento, anche l'ultima scena. Non era facile, complimenti...

Il miglior titolo è invece della Gazzetta di Reggio del 19 giugno, grazie a "Al Pacino nei panni di Ligabue" (non pensate subito al cantante come ho fatto io, si tratta del pittore). Poi leggi l'intervista ad Augusto Agosta Tota, presidente del centro studi & archivio Antonio Ligabue di Parma (quindi non certo un produttore), e scopri che:

Ammetto che è ancora un sogno nel cassetto, ma Al Pacino sarebbe perfetto.

Insomma, è un sogno nel cassetto. Allora, se io pensassi che Leonardo DiCaprio sarebbe 'perfetto' per interpretarmi, potrei presto ottenere un articolo di giornale...

Vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema  

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