Il 3D in calo?
I dati delle ultime pellicole in 3D, Dragon Trainer e Scontro tra titani, fanno pensare che le polemiche sull'utilizzo di questo strumento e il caro biglietti stiano provocando un effetto negativo per l'industria...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Solo una settimana fa, parlavamo dei problemi che l'eccesso di offerta di titoli 3D potrebbe causare a questa tecnologia. Oggi, dopo aver notato i dati di Scontro tra titani, i dubbi aumentano. Beninteso, non c'è nulla di drammatico (anzi, è record per il weekend di Pasqua) negli incassi del peplum della Warner, così come non erano disastrosi (a parte alcuni Paesi europei deludenti, compresa l'Italia) i dati di Dragon Trainer. Tuttavia, il 3D ha aggiunto circa 10 milioni all'incasso di Scontro tra titani, che oltre a ottenere un dato di poco superiore a quello di Watchmen l'anno scorso (61,4 milioni contro 55, quindi un numero inferiore di biglietti venduti), è anche scivolato decisamente sabato e domenica rispetto al buon esordio di venerdì, magari proprio per il passaparola negativo sul 3D non tanto efficace. Non è un caso che Nikki Finke, specialista nel comunicare gli incassi in anticipo rispetto alla concorrenza, in un primo momento avesse parlato erroneamente di 70 milioni nel weekend. Questo significa che, se da una parte la pellicola ha ottenuto 10 milioni in più dal 3D, è anche probabile che il pubblico insoddisfatto di questa versione ne parlerà male e influirà negativamente sugli incassi delle prossime settimane. Insomma, è un affare a queste condizioni?Così, analizza brillantemente la situazione David Poland, che in primis parla dei tanti titoli di qualche anno fa che non hanno funzionato benissimo in 3D (The Adventures of Sharkboy and Lavagirl in 3D, Chicken Little, Monster House, giusto per fare qualche nome), tanto per dimostrare che, se un film non interessa, può avere tutte le dimensioni del mondo, ma queste non basteranno a renderlo un successo. Per esempio, è un'ottima idea dal punto di vista commerciale (speriamo anche artistico, ma non ci metterei la mano sul fuoco) che i prossimi due capitoli di Harry Potter saranno in 3D. C'è una fanbase enorme e già costruita, che 'costringerà' le famiglie ad accettare (volenti o nolenti) il sovraprezzo imposto dal 3D. D'altronde, se le famiglie non andassero a vedere Harry Potter, significherebbe che il giorno dell'Apocalisse è vicino. Ma poi?
Tra l'uscita di Harry Potter e i doni della morte: Parte I (novembre 2010) e Kung Fu Panda 2 (giugno 2011) ci saranno ben 10 titoli in 3D e tutti non franchise. Non ci vuole un mago per prevedere una fine non esaltante per la maggior parte di questi film. Tra l'altro, mi sembra che su alcuni aspetti Poland sia anche fin troppo ottimista. Per esempio, non vedo come Dragon Trainer possa arrivare ai 400 milioni di dollari nel mondo di cui parla il giornalista in questo articolo, considerando che in Paesi come l'Italia, la Germania e la Spagna è partito male. Peraltro, l'esempio dello scorso anno di Mostri contro alieni (arrivato a 'soli' 381 milioni di dollari complessivi, nonostante i 198 milioni statunitensi, dato quasi sicuramente irraggiungibile per Dragon Trainer) non fa ben sperare. Invece, sul dato di Scontro tra titani (costato 125 milioni di dollari e che potrebbe anche non raggiungere i 300 nel mondo) c'è molto da riflettere, considerando che il successo a queste condizioni non è assicurato.Così come bisogna notare che Scontro tra titani non ha sottratto copie a Dragon Trainer e quindi è uscito in circa 1.800 sale 3D. Magari, si potrà dire che la casa di distribuzione è uscita indenne in questa occasione, ma la prossima volta, quando magari un titolo perderà dei cinema (e quindi degli incassi) per colpa di un altro film (magari in 3D 'tarocco') ecco che i conti non torneranno più. Perché, a parità di successo, i maggiori costi del 3D porteranno l'ago della bilancia in zona negativa e l'affollamento colpirà tutti a turno. D'altronde, già il semplice fatto che Dragon Trainer si sia ritrovato un altro titolo in 3D a una sola settimana di distanza e senza preavviso, fa capire che la situazione è complicata.
La soluzione? Poland consiglia di darsi una calmata e di puntare su un massimo di 3 titoli 3D per major all'anno (quindi una ventina di film, magari ben distribuiti). E', in effetti, la soluzione più probabile. Vedremo se ci si arriverà in maniera equilibrata o con qualche disastro economico...