Il film più bizzarro del 2009?

Aveva come protagonista una grande star della comicità, ma negli Stati Uniti i risultati non sono stati quelli sperati e anzi sono arrivate critiche feroci per una sequenza in particolare. In Italia lo vedremo mai? Si tratta di...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

... Observe and Report. Quando uscì negli Stati Uniti, nell'aprile del 2009, l'attesa era notevole, considerando che si trattava del nuovo film con Seth Rogen, che ormai era diventato quasi una garanzia di successo al botteghino, grazie a pellicole come Molto incinta, Superbad e Strafumati. Inoltre, alla regia c'era il talento Jody Hill, regista di The Foot Fist Way, che viene salutato da molti come una parodia di arti amrziali degna dello status di culto (anche se ammetto di non aver visto questo titolo e quindi non posso confermare o smentire questo giudizio).

Eppure, le cose non sono andate come si sperava e anzi la pellicola è stata protagonista di una forte polemica su una determinata scena. Senza spoilerarvi nulla, diciamo che la sequenza è talmente assurda (e anche un po' patetica) da non poter essere presa sul serio come incitamento a compiere reati gravi, cosa che hanno invece sostenuto alcuni commentatori. Semplicemente, come in altre situazioni del film, si preme l'acceleratore su argomenti delicati. In certe occasioni i risultati sono irresistibili, in altri (come questo) meno fortunati.

La particolarità del film, quella che lo contraddistingue da molti altri prodotti del genere (ma che sicuramente ha anche portato a un risultato al botteghino inferiore alle attese), è lo stranissimo protagonista al centro della storia. Qualcuno ha fatto il paragone con il Travis Bickle di Taxi Driver, ovviamente in salsa comica, ma paradossalmente è quasi più disturbante questo Ronnie Barnhardt (il che ovviamente non vuol dire che il film sia superiore a Taxi Driver o l'interpretazione di Seth Rogen migliore di quella leggendaria di De Niro, ci mancherebbe).

Il fatto è che mentre Travis Bickle mostrava in maniera ambigua e affascinante un antieroe divenuto di culto per tante ragioni (la principale delle quali è che molti di noi vorrebbero ogni tanto - anche solo per due secondi - risolvere le questioni a colpi di pistola), qui il protagonista ha un fascino pari a zero. Incapace, presuntuoso, sfigato con le donne, fondamentalmente stupido e anche un po' cafone con chi gli vuole bene (la barista che gli prepara sempre il caffé), non è esattamente in grado di farci pensare che questo responsabile della sicurezza di un centro commerciale sia degno di qualsiasi tipo di ammirazione. In questo senso, Rogen si presta al gioco in maniera molto coraggiosa, non puntando sulle sue armi consuete (ironia e sorrisi), ma andando fino in fondo negli abissi di questo personaggio.

Ma anche i comprimari si fanno decisamente valere. In questo senso, è difficile stabilire a chi dare il premio di miglior non protagonista. Si potrebbe optare per Celia Weston, che interpreta una madre tenera e sensibile, ma con delle caratteristiche decisamente diverse dalla classica soccer-mom tutta torte di mele e biscotti fatti in casa. O potremmo parlare dell'altra guardia di sicurezza Michael Peña, che offre alcuni dei migliori momenti della pellicola. Ma se qualcuno invece puntasse sul poliziotto con il volto di Ray Liotta, sulla svampita Anna Faris o sulla tenera Collette Wolfe, non mi sentirei di polemizzare.

Insomma, alla fine Observe & Report è una pellicola che ha delle ambizioni decisamente superiori ai suoi risultati effettivi. Alcuni momenti proprio non funzionano e non si può certo dire che la struttura della pellicola non sia esile. Tuttavia, per una serata gradevole (al cinema o in home video) è decisamente un titolo da consigliare. Sperando che arrivi prima o poi da noi...

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