Iron Man 2 spoilerato dalla stampa...
... ma non come Cosavogliodipiù, che si è visto rivelare il finale da tanti giornalisti. Inoltre, nel nuovo Quinto potere, una trama assolutamente surreale di Robin Hood...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Mi sarei aspettato maggiori spoiler in giro su Iron Man 2, ma qualcosa ovviamente c'è. Il capolavoro l'ha fatto in largo anticipo (sabato 24 aprile) Giovanni Grassi, che sul Corriere della Sera ci rivela buona parte della trama (sbagliando anche qualcosina). Ovviamente non entriamo nei dettagli, ma è il classico pezzo da "sono una giornalista fica che vede i film in anteprima in America e per dimostrarvelo vi racconto tutta la storia, sbattendomene del fatto che vi rovino la visione".Anche Giorgio Carbone su Libero decide di fare una sinossi più che un articolo: ci racconta tutta la trama del film e anche la penultima, importante scena (prevedibilissima, per carità, ma insomma...). In effetti, poi capisco perché la gente pensa che quello della critica sia un lavoro facile e comodo, basta fare un riassunto...
Cosavogliodipiù? Gli spoiler, ovvioIniziamo da una nostra beniamina, Natalia Aspesi, impegnata a recensire il nuovo film di Soldini. Partiamo alla grande dallo strillo, in cui si dice che la pellicola "racconta la passione di due persone sposate". Peccato che il personaggio di Alba Rohrwacher non lo sia. La cosa bella è che nell'articolo si parla correttamente del compagno, il che fa pensare che lo strillo non sia opera della Aspesi (e adesso fateci i complimenti per l'onestà intellettuale, grazie). Per il resto, ovviamente chili e chili di trama sconsigliati a chi non ama che di un film venga raccontato praticamente in toto. A proposito di spoiler, il finale della pellicola viene rivelato da Cinzia Romani sul Giornale, Lietta Tornabuoni sull'Espresso e Maurizio Porro sul Corriere della Sera (tra l'altro, non avviene esattamente come e dove fa intendere Porro). Visto che nella pellicola non succede praticamente nulla, raccontare il finale è una doppia mazzata.
Sempre Porro chiude la sua recensione così:
Soldini racconta con equilibrio e documenta slalom di sentimenti, facilita l’identificazione offrendo curiosità ed emozioni non nuove ma di prima qualità nel taglio dell’inconscio. Convinto che una storia d’amore qualsiasi (un uomo li vale tutti, tutti lo valgono) esplode facile nel tran tran, ma va subito in rotta di collisione col quotidiano che, con le sue piccolezze, non sopporta in giro anime divise in due.
Ricchi premi e cotillon a chi ha capito cosa vuol dire...
Curioso invece il pezzo ultramoralista di Giacomo Vallati su Avvenire, che arriva a dire:
Il tradimento della protagonista, invece, non sembra colpire la sensibilità di nessuno.
Traduzione: è più grave che una donna che ha un compagno lo tradisca, rispetto al fatto che un uomo tradisca la moglie e abbandoni i figli. Io, almeno, l'ho letta così...
Come solito, belle dichiarazioni dei protagonisti sul sesso. Alba Rohrwacher in un'intervista a Repubblica: "Ho superato l'imbarazzo anche perché sono convinta che le scene fossero necessarie alla storia, niente affatto gratuite". Certo, per esempio, quando si alza e la si vede in nudo frontale mentre controlla il cellulare, è 'fottutamente' necessario per la storia. Intendiamoci, non ho proprio voglia di passare per bacchettone, però ne ho le scatole piene di queste discussioni assurde sul sesso al cinema, in cui i giornalisti dicono sempre "sequenze che faranno discutere" (de che fanno discutere? Che esiste il sesso? Boh) e i protagonisti tutte le volte "non sono scene gratuite" (nooooo, figurati). In un mondo in cui il cinema porno domina, ancora a scandalizzarci per queste cose?
Ah, aiutatemi in un dubbio che ho: se durante la proiezione del film di Soldini la gente che hai intorno sbuffa e guarda l'orologio in continuazione, com'è che poi non si trova una recensione negativa neanche a pagarla (a parte quella di Valerio Caprara sul Mattino, che non ha amato la pellicola)? Tutti folgorati sulla via del ritorno in redazione, quando hanno capito che capolavoro è questo titolo?
Senza dimenticare...
Sul Corriere, Paolo Mereghetti ci racconta per filo e per segno Gli amori folli di Resnais, scena finale compresa, rivelandoci che tutte le domande che il film pone (e che lui ci elenca) non troveranno risposta. A questo punto, sapendo perfettamente come andrà la pellicola, uno al cinema che ci va a fare?
Oggi esprimiamo solidarietà anche a chi scrive di cinema e spettacoli sull'Osservatore romano. Il fatto è che ogni volta che c'è un giudizio importante su questo quotidiano, automaticamente per tutta la stampa diventa anche un parere delle gerarchie del Vaticano (e magari del Pontefice). E' stato così per un recente pezzo che parlava bene dei Beatles (con tanto di risposta piccata di Ringo Starr) e adesso perché si è esaltato un regista come Mario Bava. Ora, è ovvio che su temi delicati (aborto, famiglie, immigrazione, ecc.) per le gerarchie cattoliche ci sarà una grande attenzione su quello che viene pubblicato, ma voi ve lo immaginate Papa Ratzinger che si mette a vedere La maschera del demonio e poi dà la sua benedizione a Bava?
Infine, il premio per il miglior articolo 'fantasy' oggi va al portale Virgilio, che racconta la 'trama' di Robin Hood:
Qui si innamora di una vedova forte e coraggiosa, Lady Marion (Cate Blanchett) che però nutre seri dubbi sulla sua vera identità. Desideroso di conquistarla e salvare la cittadina, Robin mette insieme una squadra di coraggiosi combattenti che iniziano a depredare gli aristocratici della città per sconfiggere le iniquità imposte dall’odioso sceriffo.
Avendo visto il film (spiacente, c'è embargo fino al 12 maggio, quindi non posso ancora recensirlo) vi assicuro che non ha nulla a che fare con la descrizione fatta sopra.
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