Jerry Bruckheimer in crisi?

Secondo l'Hollywood Reporter, l'accordo tra il produttore più potente del mondo e la Disney sarebbe a rischio dopo alcuni film deludenti. Ma probabilmente si esagera...

Condividi

Rubrica a cura di ColinMckenzie

L'altro giorno, mi chiedevo su Facebook se, non si fosse chiamato Jerry Bruckheimer (e non avesse al suo attivo alcune tra le pellicole di maggiore successo di tutti i tempi), forse i giornali specializzati avrebbero dedicato qualche articolo ai risultati (non propriamente straordinari) delle sue ultime fatiche.

A 'soddisfare' questa attesa, ci pensa l'Hollywood Reporter, che in un articolo oggi segnala che i suoi ultimi titoli (G-Force, I Love Shopping, Prince of Persia e il recentissimo L'apprendista stregone) sono andati male. Va detto per correttezza che il problema non sono tanto gli incassi, quanto i costi enormi di almeno 3 di queste 4 produzioni. Inoltre, nel pezzo si pongono dei dubbi anche sulla sua attività di produttore televisivo, citando alcune serie cancellate dopo la prima stagione.

La mia impressione è che si stia passando da un eccesso all'altro. Se infatti fino ad adesso si aveva una gran paura di dire qualcosa di male su Bruckheimer, mettere in discussione il suo futuro alla Disney sembra azzardato. Come ricorda bene David Poland nel suo articolo, stiamo parlando di un produttore che è stato dato per morto in diverse occasioni (Giorni di tuono, Pearl Harbor, King Arthur, tanto per citare tre titoli meno fortunati), ma che poi è sempre ritornato più forte di prima.

E sicuramente la Disney (che ancora si sta mordendo le mani per aver, a suo tempo, rinunciato a CSI) ci penserà due o tre volte prima di rinunciare a una gallina dalle uova d'oro del genere. Peraltro, basterà far ripartire la saga di Pirati dei Caraibi col piede giusto ed ecco che magicamente Bruckheimer tornerà a essere un genio.

Certo, come giustamente segnala Poland, l'unica cosa che sicuramente il produttore dovrà fare sarà ridurre i costi dei suoi titoli. Passi investire grandi cifre su una saga che ha prodotto miliardi di dollari di incassi come Pirati dei Caraibi, ma forse su progetti nuovi come Prince of Persia o L'apprendista stregone sarebbe convenuto rischiare qualcosa in meno, scelta che magari avrebbe portato profitti e non perdite.

E chissà che, in questo periodo, Bruckheimer non decida di puntare anche su titoli più piccoli e d'autore, che magari gli potrebbero permettere di ambire all'Oscar, un traguardo per cui non è neanche mai stato nominato e a cui invece (come ha affermato recentemente a Empire) terrebbe molto. Comunque, qualsiasi cosa faccia, di sicuro non passerà inosservata...

Vi ricordo che, per segnalarmi temi interessanti, potete mandarmi una mail o scrivermi su Facebook o Twitter...

Discutiamone nel Forum Cinema  

Continua a leggere su BadTaste