Kevin Tancharoen parla di Mortal Kombat: Rebirth!
Dopo che l'enorme successo online del cortometraggio intitolato Mortal Kombat: Rebirth, il regista Kevin Tancharoen svela come è nato il progetto, e parla di come vorrebbe realizzare il lungometraggio...
Fonte: Collider
Dopo la diffusione dello spettacolare cortometraggio Mortal Kombat: Rebirth diretto da Kevin Tancharoen (Fame), uscito in rete qualche giorno fa, ecco che parlando a Collider il regista rivela maggiori dettagli sulla sua versione di un nuovo adattamento cinematografico del videogame, che si auspica di girare ora che il corto ha suscitato così tanto interesse (quasi un milione di visite su YouTube in meno di 24 ore).
Nell'intervista, Tancharoen rivela di aver girato in segreto il cortometraggio con due cineprese digitali RED in aprile, per poi proporsi alla Warner Bros. come regista del nuovo lungometraggio in programma. Da questo punto di vista, il vantaggio che ha avuto è quello di essere amico di Oren Uziel, che sta scrivendo il film per la Warner e che ha lavorato al breve script del cortometraggio.
Si tratta di uno di quei progetti fatti di pura passione che mi ronzano nella testa da tempo. La tecnologia, ora, è accessibile, quindi non c'era ragione perché io non lo facessi. Sono molto, molto felice che alla gente stia piacendo, sono sempre stato immerso nella cultura fanboy. Da bambino volevo essere un Ninja Turtle che si trasformava in un Power Ranger. Chi mi conosce non se ne stupisce, sanno tutti che adoro questo genere di cose, tuttavia so che che per chi sa che ho diretto Fame è uno shock, come salto di genere. Ma è questo quello che voglio fare e che ho sempre voluto fare.
(...) Questo è un "esempio" di quello che voglio fare con Mortal Kobat. Mi piacerebbe un sacco, se la Warner Bros. lo facesse così. Il corto, finora, è impostato come se fosse un prologo del film. Ora, nella mia versione del film ci sarà lo stesso misticismo, ma deve essere fatto con buon gusto. Non deve essere né troppo finto, nè troppo camp. So che è una analogia strana, ma è l'unica che mi viene in mente: è come quando in Harry Potter ci sono questi due universi che coesistono. C'è il mondo reale, e poi se prendi il treno arrivi a Hogwarts. Qualcosa di simile accadeva nel primo Mortal Kombat. Dovevano prendere la nave e andare all'isola, e lì accadevano le cose strane.
C'è da dire che, da come parla, Kevin Tancharoen sembra proprio sapere quello che dice e quello che vuole fare. Non resta che aspettare, e scoprire se la Warner Bros. accetterà la sua visione e lo assumerà come regista del nuovo Mortal Kombat...
Intanto vi rimandiamo al corto, che si trova in questa pagina.