Natalie Portman protagonista di... Source Code?

Grandioso scoop del Tgcom, che dedica alla notizia anche la home page di spettacolo. Intanto, i giornali di destra parlano di flop per Moretti...

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La perla di oggi è del TGCom e ce la segnala Lenny:

Escono infatti "Thor 3D", trasposizione del celebre fumetto firmata da Kenneth Branagh, e "Source Code", thriller fantascientifico con Jake Gyllenhaal. Protagonista femminile di entrambe le pellicole è la recente premio Oscar Natalie Portman.

Intanto, nella home di spettacoli questo è il titolo: 'NATALIE PORTMAN TRA SEMIDEI E VIAGGI NEL TEMPO'. Evidentemente, in un finale alternativo (che in Source Code ci starebbe benissimo) Natalie Portman è protagonista del film di Duncan Jones. Già che ci siamo, anche questa chicca nel pezzo:

Vedere e rivedere, fino allo sfinimento, gli ultimi 10 minuti prima della catastrofe.

Cavolo, ma viene detto diecimila volte che i minuti sono otto...

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Habemus Papam continua a far parlare di sé. Lo stesso giorno, mercoledì scorso, Il giornale e Libero decidono di dedicare degli articoli al film di Moretti, che non sarebbe (secondo loro) andato bene. Il pezzo di Maurizio Acerbi, in realtà, non è deprecabile, se non per il confronto tra i secondi weekend degli ultimi due film di Moretti, in cui non si nota come Il caimano era calato molto di più di questa pellicola. Peccato che, mentre l'articolo si chiedeva se il film sarebbe andato in perdita o meno (discorso che francamente mi pare molto prematuro), il titolo non lasciava spazio a dubbi: "Tanto rumore per nulla - Il film di Nanni finisce in rosso".
 
Ovviamente, molto peggio l'articolo di Libero, che gioca tutto sulla 'sconfitta' (inesistente, se non in alcune giornate festive) di Moretti contro Brignano. Come capita talvolta agli articoli di Giorgio Carbone, la realtà può tranquillamente essere piegata per le proprie esigenze. Ecco quindi che, per esaltare Brignano, si dice che "Lo scorso anno Sharm El Sheik, uscito quasi alla chetichella, è stato tra i maggiori incassi della produzione italiana". Come no, se il confronto è con i titoli nostrani che scono in 15 copie non c'è dubbio, ma con 3,1 milioni totali è difficile considerarlo un successone, soprattutto considerando che "uscire alla chetichella" significava uscire per Medusa (nota casa di distribuzione sfigata e che non fa mai un euro con le commedie) in più di 350 sale, perdendo sia da Mordimi che da Mangia, prega, ama.

Ma il meglio deve ancora venire.

Impossibile non era evidentemente mettere sotto Habemus Papam di Nanni Moretti. Ed è possibile che il distacco aumenti. Il passaparola sta per entrare in azione, e la parola che vien passata è che Brignano non è poi tanto male, mentre al contrario il "Papam" è così così, checché ne dica Fabio Fazio. [...]
Certo per metterlo di buonumore non puoi rifilargli la fotocopia delle solite cose (il flop di Amici miei è stato un campanello d'allarme). Brignano l'ha capito e le sue gag dell'Avana hanno un'innegabile freschezza. Moretti non capisce più nulla e difatti lo vedremo scivolare sempre più giù nonostante l'immenso battage pubblicitario".

Ci sarebbe da chiedersi quali siano le fonti sul passaparola di Carbone o dove vede questo immenso battage pubblicitario di Habemus Papam (che in larga parte è fatto solo di tanto spazio sui giornali, gratuito of course). Tuttavia, per capire quanto ci prende Carbone, basta dire che nell'ultima settimana Habemus Papam ha battuto Faccio un salto all'Avana, con un risultato totale di 995.000 a 943.000. Ed è comunque un dato falsato, perché andrebbero paragonati i primi e i secondi weekend rispettivi, non lo stesso periodo, che ovviamente è sfavorevole a Moretti, uscito una settimana prima. Lì, il confronto è assolutamente inesistente. Per finire, i dati totali al momento: Habemus Papam 4,3 milioni, Faccio un salto all'Avana 2,3.
 
Carbone, già che c'è, dedica un articolo al Festival di Cannes, che nella sua storia sarebbe sempre stato interessato ai film scandalo. La dimostrazione? "L'Italia mandava al rogo (letteralmente) Ultimo tango a Parigi di Bertolucci? La Francia lo copriva di Palmares". Peccato che il film di Bertolucci non sia mai passato in concorso a Cannes e quindi non poteva essere "coperto di Palmares" (qualsiasi cosa questo voglia dire)...

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