Niente cinema per The Blind Side
La pellicola che ha regalato l'Oscar a Sandra Bullock non arriverà nelle sale italiane, ma passerà prima su Premium e poi in home video. Per quanto possa sembrare strano, una buona idea...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
La reazione più naturale al fatto che una pellicola importante non arrivi nei nostri cinema sarebbe quella di arrabbiarsi. Eppure, è il caso di rifletterci. Perché diamo per scontato che la cosa migliore che possa capitare a un film sia finire sul grande schermo di un multisala? Certo, si dirà che la visione in sala è il massimo, ma al di là di questo è sempre auspicabile, commercialmente parlando, che la prima visione sia in un cinema?Il caso di The Blid Side, che arriverà prima sui canali di cinema di Premium e poi in home video senza passare per le sale, è emblematico. E' vero, è una pellicola importante, che negli Stati Uniti ha raccolto ottimi incassi e ha permesso a Sandra Bullock di vincere un Oscar insperato. Ma in Italia i problemi sarebbero diversi.
Intanto, il treno Oscar (e, anche se è brutale dirlo, quello della vita privata della Bullock) è ormai passato. Si potrà criticare la disattenzione della Warner, che non ha capito le sue potenzialità e che magari avrebbe potuto farlo uscire a febbraio/marzo, ma ormai il danno è fatto. D'altronde, proporlo nei cinema a fine maggio o più tardi, quando solo pochissimi titoli molto attesi sopravvivono, sarebbe stato un suicidio.Inoltre, è un film sul football, un popolare sport americano... che in Italia non interessa pressoché a nessuno. D'altronde, questo tipo di pellicole nel nostro Paese non sono mai andate bene (vedere per credere questo recente articolo su tre titoli sportivi, che da noi conosceremo in quattro). D'accordo, si potrà dire che è anche una storia sentimentale. Tuttavia, essendo uscito nello stesso weekend di New Moon come chiaro esempio di controprogrammazione, è evidente l'importanza dell'aspetto sportivo.
Infine, per quanto si possa cercare di difenderlo, il film è tutt'altro che un capolavoro (come vi avevamo già detto molti mesi fa in questa recensione). Insomma, non un titolo per cui fare campagne stampa per via del suo enorme valore artistico.
La realtà, semplice e banale, è che far uscire un film in sala costa e parecchio. Un prodotto come The Blind Side dovrebbe arrivare in almeno 200 copie (quindi, 200.000 euro di stampa delle pellicole) e con un discreto battage pubblicitario per ricordare al pubblico che esiste (quello che già lo conosce, molto francamente, forse se lo è già scaricato). Tutto questo per ottenere quanto, uno o due milioni di incassi (di cui un buon 50% per gli esercenti)? Invece, così facendo si può pensare che i soldi incassati da Premium Cinema siano un'entrata notevole, sicura e comodissima, senza bisogno di fare sforzi. Insomma, bando alla retorica: scelta impopolare, ma a questo punto probabilmente giusta...