Spie e killer in Tom e Jerry

Avete sempre pensato che i cartoni della storica coppia fossero roba per bambini? Sbagliato. Ma oggi, nel nuovo Quinto potere, due persone fanno pubblicamente ammenda dei propri errori e uno è... il sottoscritto!

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Iniziamo con un bell'errore da matita blu, che è stato fatto da... nientepopodimeno che Colinmckenzie (quell'incapace!). Ricordando Dennis Hopper, ho citato la straordinaria scena di dialogo che ha in Una vita al massimo con Gary Oldman. Peccato che fosse Christopher Walken e non Oldman. Grazie a Roberto Gallaurese per avermelo fatto notare, mentre sempre nello stesso articolo (che ormai è stato corretto) avevo scritto che aveva partecipato alla seconda stagione di 24 (in realtà era la prima, grazie a marcdaly85from usa per il suggerimento). E meno male che mi ero preparato il pezzo in anticipo, da bravo coccodrillaro quale sono...

A Quinto potere, comunque, stanno iniziando ad accadere cose strane. Tipo, una persona attaccata duramente in passato su questa rubrica e che ti scrive in maniera molto civile. O, per esempio, un amico che ti segnala da solo i suoi errori per fare ammenda, essendosene accorto purtroppo ad articolo pubblicato. Boris Sollazzo nella sua rece di The Road su Liberazione dice infatti:

Cormac McCarthy, un genio della scrittura che ha dato l'ennesima accelerata alla carriera registica di Clint Eastwood (Mystic River), l'esagerato Oscar ai Coen (Non è un paese per vecchi) e che ha ispirato pure un bel film dirottato direttamente in home video (ma nessuno protestò), Gone Baby Gone di Ben Affleck.

In realtà, Mystic River e Gone Baby Gone sono legati al nome di Dennis Lehane. E Gone Baby Gone una fugace uscita tecnica la fece (anche se non lasciò traccia, quindi in sostanza non è del tutto sbagliato parlare di uscita diretta in home video). Nello stesso pezzo, si parla anche di 20 milioni di euro di budget, ovviamente erano dollari. Nulla di male, può capitare anche ai migliori... quindi figuriamoci a Boris :-)

Ma anche se il tentativo di Sollazzo è lodevole/meritevole, non mi faccio influenzare dall'amicizia e quindi non gli assegno il premio per la miglior perla di oggi (riconoscimento ormai ambitissimo), né ovviamente me lo concedo da solo. Invece, omaggiamo nuovamente Lietta Tornabuoni, che se lo stramerita. Come suo solito, la giornalista ci regala delle recensioni similfotocopia tra Stampa ed Espresso (speriamo che anche le tariffe siano dimezzate). Nel caso de La regina dei castelli di carta, però, c'è anche un paragone fantastico:

Ci sarebbero il padre e torturatore di Noomi, spia dell'ex Unione Sovietica con il suo bagaglio di preziose informazioni segrete; appunto il fratellastro albino, capace di tutto; e i servizi deviati, insabbiatori senza pari e killer spensierati. Detto così, il film somiglia soprattutto a un cartone animato di Tom e Jerry...

D'altronde, chi di noi non ricorda i cortometraggi di Tom e Jerry con spie dell'ex Unione Sovietica, fratellastri albini omicidi, servizi deviati e killer spensierati? Senza dimenticare la puntata in cui Tom si trucca da dark/gotica e si mette dei piercing ovunque. Lisergica...

Sulla Stampa del 29 maggio avevano una pagina da regalare e hanno omaggiato Nicolás Coronado. Chiiiii? Direte voi. Trattasi di un attore che ha per nonna Lucia Bosé (leggendaria attrice italiana) e per zio il cantante Miguel Bosé (se eravate in giro negli anni ottanta inutile spiegarvi chi è). E si dice che:

potrebbe diventare presto la risposta spagnola a Robert Pattinson. Con l’attore inglese, il 22enne nipote di Lucia Bosè, Nicolás Coronado, ha in comune i lineamenti efebici, i colori chiari, un’aria introversa e il personaggio di un romantico vampiro, che potrebbe lanciarlo come prossimo idolo delle giovanissime spagnole.

Micacacchioli, popolare come il protagonista delle saga letteraria e cinematografica più amata dalle ragazze negli ultimi anni? Evidentemente farà un blockbuster, no? No, semplicemente una miniserie in due parti su Antena 3 che tratta tematiche vampiresche (leggi, una paraculata nel tentativo di beccare il pubblico di Twilight). Vabbeh, speriamo che il ragazzo, quando avrà oscurato Pattinson, si ricordi di chi gli ha voluto bene in anticipo e mandi a sue spese la giornalista Laura Cardia in qualche albergo a sette stelle stile Sex and the City 2. A parte gli scherzi, un avviso ai quotidiani italiani: inutile rincorrere gli under 25 (uomini o donne che siano), tanto quel target non vi legge più...

A Libero, nell'edizione di domenica 30 maggio, il cinema serve (tanto per cambiare) per parlare di politica. A parte un'analisi dei fondi pubblici al cinema (con cose ragionevoli e altre più discutibili), due paginate di intervista a Carlo Vanzina, in cui Barbara Romano ci dice che:

Li chiamavano «Vacanzina». Loro hanno smesso da anni di cucinare cinepanettoni. Ma i critici di sinistra, poi, hannocominciato a sparare sui cinecocomeri e continuano a stroncare gran parte dei loro film, alla faccia degli incassi al botteghino. Anzi, forse proprio per quelli. I parrucconi dell’intellighenzia gauchista non riesconoproprio a perdonare ai Vanzina il grande successo popolare delle loro pellicole improntate alla realtà, pur non essendo il loro un cinema impegnato.

Inutile dire che, nonostante l'ultimo film abbia ottenuto risultati apprezzabili, il grande successo popolare dei Vanzina è una cosa del passato (ossia, dello scorso millennio). Sempre Libero fa un titolo brutale che fa pensare a una polemica feroce: "la Golino fa la regista con i soldi di Scamarcio". In realtà, Scamarcio è soltanto il produttore del corto Armandino e il Madre, i soldi li mette il pastificio Garofalo. E nell'articolo la cosa è chiarissima. Probabilmente, come spesso succede, il titolo l'ha deciso qualche caporedattore fantasioso...

Molti (troppi, inutile citarli tutti) stanno parlando della nuova trilogia di Millennium firmata David Fincher e fanno con tranquillità nomi come Brad Pitt e Carey Mulligan, ancora non confermati. Originale allora il parere di Roberto Silvestri sul Manifesto (29 maggio), che ai due nomi (stra)citati sopra aggiunge anche Johnny Depp. Mah...

Stranissimo pezzo di 'tendenza', firmato da Cinzia Romani, sul Giornale che parla del successo del genere horror. Le prove? "Un'affollata proiezione di The Hole 3D" al Fantafestival (abbeh, allora...), "i buoni incassi di Shadow" (ma 'ndove, che è un flop?) e, per quanto riguarda La città verrà distrutta all'alba, "l'incasso complessivo (1.096.000 euro) è stato soddisfacente" (non si sa soddisfacente per chi). Si cita anche il terzo episodio di Millenium (e qui, oltre ai deludenti risultati italiani della seconda e terza pellicola, mi chiedo quanto si possa parlare di horror). A questo punto, inserire Giallo nel pezzo perché "è molto annunciato e molto atteso dai fan di Argento" risulta quasi coerente (anche se poche righe prima si diceva giustamente che la pellicola non aveva - al momento - una distribuzione italiana). Diciamo che con questa buona volontà si potrebbe anche sostenere che l'economia greca va alla grande.

Molti (Avvenire, La stampa, Il Giornale) hanno dato la notizia che Copia conforme sta avendo problemi a uscire in Iran (probabilmente avverrà solo in circoli privati). La spiegazione delle autorità governative sono gli abiti sconvenienti che indossa la Binoche ed è quella che viene riportata generalmente dai mass media. Praticamente nessuno (a eccezione del Corriere della Sera) menziona la questione politica e l'appoggio dato a Panahi durante il Festival di Cannes da Kiarostami e dall'attrice. Che un regime si inventi delle scuse è purtroppo normale, ma i giornali non dovrebbero essere i cani da guardia del potere? Certo, il fatto che l'Italia sia il primo Paese per esportazioni in Iran non aiuta un giudizio sereno, ma qui probabilmente è stata solo qustione di superficialità...

E un po' di spoiler
Tanto per cambiare, nel suo solito pezzo del venerdì in cui metà dell'articolo è dedicato alla Trama (non è un modo di dire, è proprio il capitoletto che si chiama così), Giorgio Carbone su Libero ci racconta tutto Last Station. Ad Alberto Crespi non è piaciuto Sex and the City 2 (e fino a lì, difficile dargli torto), ma per 'vendicarsi' decide di rivelarci tutte le idee e situazioni della storia, compreso il finale. Spietato...

Vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema  

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