Supereroi violenti o passivi?

Il Corriere della Sera riprende una ricerca americana e viene fuori il capolavoro, con delle teorie sgangherate che dimostrano come non si conosca bene l'argomento in questione...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Alcuni mass media (tra questi anche La Stampa e Avvenire, quest'ultimo figuriamoci se evitava il predicozzo sulla società senza valori) hanno ripreso una ricerca dell'University of Massachusetts che rende quasi auspicabili i tagli all'istruzione. Il capolavoro (decisamente meritevole della perla quotidiana) lo fa il Corriere della sera, senza se e senza ma, con ben due pezzi. Ecco alcuni estratti dell'articolo di Giuseppina Manin, intitolato 'saggiamente' "I supereroi di oggi egoisti e vendicativi: pericolo per i ragazzi":

La perla di Quinto potereadolescenti di oggi non ne vogliono più sapere di supereroi dal lato «umano». Quelli, per intenderci, schierati sul fronte del Bene, in servizio permanente per la collettività, contro i forti e in difesa dei deboli. Acqua passata. Più che la kriptonite, a uccidere Nembo Kid è stato il cinismo imperante e incalzante dei nostri tempi.

I nemici di un tempo, i Lex Luthor, gli Joker e persino i Capitan Uncino, storico avvers ariodelprimo giovanotto volante, hanno stravinto. Secondo lo studio americano, che ha raccolto i pareri di 674 tra bambini e ragazzi trai4ei 18 anni, ad andare per la maggiore ormai sono dei bastraconi (eeeh? ndr) tutti muscoli e zero cervello, bulletti egoisti, maneschi, maschilisti.

C’è una grande differenza tra i supereroi di ieri e quelli di oggi - ha assicurato Sharon Lamb, docente di salute mentale all’University of Massachusetts, al meeting dell’American Psychological Association -. Quello di oggi è un eroe dedito alla violenza no stop, sarcastico, raramente interessato ad aiutare il prossimo». Vedi Iron Man. Capitalista, reazionario, play boy, uno che ostenta ipertrofici rigonfiamenti sia in zona portafoglio che altrove. «Pistole enormi esibite come simboli fallici», sottolinea la scienziata. Edonisti e senza cuore, non gliene importa nulla di salvare il mondo e nemmeno la loro bella. Anche perché non sanno neanche loro chi sia. Al contrario dei superman d’antan, fedelmente legati a eterne fidanzate, questi ne cambiano una a sera, donne oggetto da ostentare una volta e via.

Dalle interviste è emerso che i «comics» di oggi, sia quelli di carta sia trasferiti sul grande schermo, propongono solo due tipi di modelli: il «player», supereroe a tempo pieno, vedi X-Man, con pochissimo senso della solidarietà e giustizia, ma animato da desiderio di vendetta e brutalità, e lo «slacker» (il non motivato) personaggio spesso buffo, comico, ma allergico a qualunque tipo di responsabilità o impegno. Violenti o passivi, l’alternativa è questa. «In ogni caso pessimi modelli per i ragazzi», conclude la psicologa.

Il problema è che si chiede anche a Maurizio Porro di far da supporto a queste stronzate psicanalitiche (quandocevocevo', non vi offendete) e chiaramente il povero giornalista (che ci rivela anche che la Marvel di Stan Lee è stata fondata nel 1939, no comment) non sa dove andare a parare, tanto da dover fare un minestrone del genere:

Si pensa con nostalgia all’operoso e volante giustiziere Superman, riapparso nel ’78 con Christopher Reeve portando in dote riconosciute virtù, a parte il classico disturbo freudiano della doppia personalità, da un lato il reporter Clark Kent, dall’altro Superman con la sua divisa colorata. Da allora una pioggia di fumetti è arrivata sullo schermo mentre molti forzuti attori monoespressivi si sono a loro volta trasformati in personaggi tipo strisce, metti Rambo o Rocky, metti lo Schwarzy Terminator, la Mummia e l’Indiana Jones di Harrison Ford, per non dire delle Guerre Stellari e di altri mattatori super umani come il Bruce Willis di Die hard e la nuova banda di attempati action heroes del prossimo I mercenari.

Le utopie resistono solo al computer e quindi anche i nuovi super eroi hanno qualche difetto, il Daredevil di Affleck per esempio è un super eroe cieco, quasi un ossimoro: ma forse è proprio una metafora per tutti noi non vedenti.

Curiosamente, la versione online del Corriere contiene un commento come questo, di ben altro spessore e competenza. Ecco, pensierino del giorno: una pagina intera del più prestigioso quotidiano italiano, in cui (si presume) i giornalisti siano pagati ben più della media del settore, è realizzata su una cosa del genere e in questa maniera. Ditemi voi come fare a essere ottimisti sui mass media e sul modo in cui parlano di cinema...

***Intanto, Il Giornale parla di Inception e sostiene (sia nello strillo che nell'articolo) che Leonardo DiCaprio interpreti un personaggio eroinomane. Non si sa come sia nata questa cosa, visto che è totalmente inventata...*** Molti hanno ripreso la notizia che George Clooney e Angelina Jolie avrebbero interpretato rispettivamente Frank Sinatra e Marilyn Monroe. Tutto falso, come vi abbiamo spiegato qui... ***

In un recente Quinto potere abbiamo parlato di una moratoria sull'utilizzo del termine scandalo a Venezia. Ovviamente, non verrà seguita e già dall'articolo del Tempo (intitolato 'Deneuve scandalosa') capiamo quello che ci aspetta:

Edizione hot e senza veli quella che promette la 67esima Mosta del cinema di Venezia (1-11 settembre), ricca di bei film in cui abbondano scene di sesso a tinte forti.

Vengono citati 9 film, di cui almeno 2 (La versione di Barney e Somewhere) proprio non riesco a vederli come pieni di scene sconvolgentemente audaci e con sesso esplicito. Ma la cosa interessante è: qualcuno li ha visti gli altri film elencati (tra i quali c'erano Black Swan, Venus Noire, Potiche)? Insomma, dove sta scritto che saranno pieni di scene forti?

Vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema  

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