Wall Street 2 a Cannes, piovono spoiler

La pellicola di Oliver Stone viene presentata sulla Croisette e i nostri giornalisti fanno a gara a rivelarci la storia. Inoltre, nel nuovo Quinto potere, ancora divisioni ideologiche su Draquila...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie


Non c'era dubbio che, presentando il film a Cannes, molti giornalisti ci parlassero di Wall Street 2, ovviamente con tanti spoiler di mezzo. C'è chi, come Mariuccia Ciotta sul Manifesto, almeno si contiene. Chi invece svetta è Gloria Satta, che non vuole che ci siano dubbi e ce lo spiattella in duplice versione sul Mattino e sul Messaggero. D'altronde, dalla donna che l'anno scorso ci aveva regalato dalla Croisette il gigantesco titolo "Tarantino uccide Hitler", ci aspettiamo sempre grandi cose...

Luca Vinci su Libero ne parla già fin dal titolo (della serie, vi frego anche se magari evitate di leggere tutto il pezzo). Lo stesso avviene con Cristina Battocletti sul Giornale, che per 'completezza' spiega meglio il finale all'interno dell'articolo. Paolo Mereghetti sul Corriere fa intuire come andranno le cose alla conclusione, mentre nella videorecensione si fatica a sentire le sue parole visto il vento che infesta la Croisette. Ma era proprio necessario il servizio video? Le fan dell'uomo-dizionario altrimenti scendono in strada per protesta?

Natalia Aspesi su Repubblica ci rivela, oltre al finale (quello ormai lo davamo per scontato) la sorte di un personaggio, non proprio una scelta gradevolissima. Stesso discorso per Maurizio Cabona sul Secolo d'Italia, Alberto Crespi sull'Unità (uno dei tanti ossessionato dalle patatine) e per Fabio Ferzetti sul Messaggero. D'accordo che si tratta del prologo, ma visto che è un'idea forte, sarebbe meglio lasciarla vedere agli spettatori. Nello stesso pezzo, Ferzetti si chiede:

Curioso che il Festival abbia preferito inaugurare con le foreste e gli effetti speciali al computer di Robin Hood.

Chissà, magari hanno dovuto inaugurare con quel titolo perché lo stesso giorno usciva nel mondo e farlo vedere dopo sarebbe stato ridicolo...

Intanto, ancora strascichi per Draquila. Giorgio Carbone su Libero è ormai ossessionato da Sabina Guzzanti (a questo punto, meglio essere ossessionati da Berlusconi, almeno rimarrà nella Storia, nel bene e nel male) e dedica un ulteriore, lungo pezzo alle reazioni della stampa francese a Cannes. Che sarebbero molto più deboli e meno entusiaste di quanto sostengono certi quotidiani di sinistra. Il gioco (da entrambe le parti) ormai ci ha annoiato, però Carbone continua a portare avanti la sua tesi:

Il pubblico italiano si sa come ha reagito (un primo weekend da operina depressa).

Aridaje, adesso vediamo che dirà del secondo weekend, decisamente superiore.

Infine, non possiamo che ammirare gli articoli di Maria Luisa Agnese sul Corriere della sera, tutti dedicati al glamour e ai vestiti indossati dalle star. Difficile pensare che ci possano essere più di 2 o 3 lettori interessati, sicuramente meno degli stilisti che poi fanno pubblicità sui quotidiani. Ovviamente, sappiamo bene chi è più importante tra le due categorie...

Vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema  

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