Poco importa se il numero 1178 del 14 gennaio scorso ha venduto 7 milioni di copie, quando la tiratura media del settimanale si aggira attorno alle 60 mila: la redazione della rivista, segnata dai tragici eventi di Parigi, non è pronta a tornare all’opera e Charlie Hebdo sospenderà le pubblicazioni.
Lo ha annunciato la nuova responsabile della comunicazione Anne Hommel, informando che non ci saranno uscite né il 4 né l’11 febbraio. Gli autori della rivista satirica oggi tristemente più famosa al mondo, si sono dichiarati “non pronti”, aggiungendo di avere bisogno di tempo per preparare una nuova edizione:
Siamo stanchi e mediaticamente ancora troppo esposti.
É stato il pensiero unanime della redazione ma il nuovo direttore Gérard Biard, subentrato a Stéphane Charbonnier, ha assicurato che Charlie Hebdo andrà avanti. Tuttavia Renald Luzier in arte Luz, l’autore della copertina del n. 1178 che è già storia, aveva anticipato durante la conferenza stampa avvenuta poco dopo l’attacco, che tutti sentivano il bisogno di un po’ di riposo. Intanto il numero di abbonamenti è passato da 7 mila a più di 120 mila.
La Francia, gran parte del mondo laico e anche alcuni esponenti di quello religioso, sono vicini alle famiglie delle vittime del brutale attentato e alla nuova squadra di matite e penne che porteranno avanti il loro credo e il loro sarcasmo. Ci auguriamo che Charlie Hebdo torni presto a graffiare.
Fonte: Il Post
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