Fin dal suo esordio, Mercurio Loi ha avuto un’attenzione particolare per il concetto di linguaggio, inteso come forma di comunicazione con le sue regole e i suoi stilemi. Nel nono numero della serie, l’ultimo a periodicità mensile, Alessandro Bilotta focalizza l’attenzione su questo aspetto e sulla differenza tra ciò che è reale e la rappresentazione del reale, in tutte le declinazioni possibili.
Più volte, nel corso dei mesi, la rappresentazione è stata una delle chiavi per esprimere un linguaggio (basti pensare a Il piccolo palcoscenico, dove il teatro è l’espressione della duplicità, chiave di lettura dell’intero albo), e le rappresentazioni di interazioni umane all’interno di questo numero funzionano come mise en abyme della storia stessa. Ne La somiglianza con una scimmia, il termine “somiglianza” racchiude in sé l’intera vicenda, fatta di eventi a specchio e situazioni che si richiamano tra loro per raccontare diverse sfaccet...
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